Non sarà semplice affrontare contemporaneamente le due malattie, che necessitano di terapie differenti e spesso incompatibili
Fronteggiare nello stesso momento la pandemia e la stagione influenzale. Una sfida del tutto nuova ed enorme quella che ci si prepara ad affrontare e sono ancora molti gli interrogativi senza risposta. Science l’ha definita ‘la tempesta perfetta’
Come riporta il Corriere della Sera, gli esperti non sono sicuri che la vaccinazione antinfluenzale possa aiutare a proteggersi contro il Covid-19. Al contempo non si è neppure certi che le misure adottate per contrastare il contagio, possano essere efficienti a ridurre il peso della stagione influenzale anche se, dall’Australia, arrivano dati incoraggianti in tal senso.
Certo è che si rendono necessari test più rapidi e su un numero elevato di persone per distinguere Covid e influenza, che almeno inizialmente hanno sintomi simili.
Distinguere tra influenza e Covid-19 ha infatti importanti implicazioni sulla prognosi ed è importante farlo in fretta. Sebbene le cure di supporto per l’influenza e Covid-19 siano simili, i trattamenti farmacologici non si devono sovrapporre.
LE TERAPIE. Una serie di studi randomizzati e controllati, evidenzia ancora Il Corriere, hanno scoperto che il Remdesivir per via endovenosa, antivirale ad ampio spettro, era più efficace di un placebo per il trattamento di Covid grave o moderato. Remdesivir ha ricevuto l’autorizzazione dall’Ema (Agenzia europea per i medicinali) per il trattamento di Covid-19 negli adulti e negli adolescenti a partire dai 12 anni di età con polmonite e che necessitano di ossigeno supplementare. Sebbene poi studi precedenti abbiano scoperto che Remdesivir aveva un’attività antivirale contro l’influenza A, il farmaco non è stato testato su pazienti con l’influenza e non ci sono dunque prove che sia efficace contro quella malattia. Un altro farmaco, il cortisonico desametasone sembra efficace per trattare alcuni pazienti ricoverati con Covid-19 per bloccare la tempesta di citochine, ma potrebbe invece nuocere a chi ha l’influenza.
LE CO-INFEZIONI. Medici di diversi Paesi nel mese di marzo hanno segnalato pazienti positivi sia al Covid sia all’influenza, ma sono stati una piccola minoranza. Essere contagiati da entrambi è una possibilità abbastanza marginale. I primi report arrivati dalla Cina hanno evidenziato che la coinfezione con altre malattie respiratorie fosse estremamente rara nei pazienti con Covid-19. Tuttavia un altro studio dell’ospedale Tongji di Wuhan è andato in direzione opposta perché su 544 pazienti con Covid-19, quasi il 12% aveva anche l’influenza di tipo A o B. È emerso che la coinfezione era un fattore di rischio significativo per la degenza ospedaliera prolungata (17 giorni contro 12). Un paziente con Covid-19 potrebbe dunque avere anche un’altra patologia respiratoria e viceversa. Più raramente, anche se gli studi sono pochi, è stata evidenziata la coinfezione con l’influenza.
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