Legge sullo sport, approvato il regolamento di attuazione. Arriva il voucher per i bisognosi

Il voto oggi in Consiglio regionale. Polemica del M5s sul ruolo del governatore riguardo l’assegnazione dei finanziamenti per eventi di particolare interesse 

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CAMPOBASSO. Dare attuazione alla legge regionale sullo sport, per promuovere la cultura dello sport, delle attività motorie e dell’associazionismo sportivo senza scopo di lucro, l’organizzazione di eventi sportivi in ambito regionale, nazionale e internazionale e la lotta contro il doping.

Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza il regolamento di attuazione della legge regionale 23/2016, relatore in aula Mena Calenda. Novità, rispetto al precedente assetto normativo, l’introduzione dei voucher sportivi per le famiglie non abbienti, introdotto con emendamento dell’assessore dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro, che prevede insieme ai contributi rivolti alle società, il sostegno per la partecipazione dei ragazzi bisognosi alle attività sportive. Per tenerli lontani, proprio attraverso lo sport, da possibili fenomeni di devianza. 

Respinti invece gli emendamenti presentati dal gruppo del M5s e illustrati dal capogruppo Andrea Greco, che ha abbonantato l’aula prima del voto. “Si tratta di un atto di programmazione – le parole del pentastellato – che non dà semplicemente attuazione alla legge, ma che rimette nelle mani della Giunta, ed in particolare dell’assessore con delega allo sport, al momento lo stesso governatore Toma, la decisione sull’assegnazione dei finanziamenti per lo sport, sugli eventi di particolare interesse turistico-sportivo. E’ ciò che le associazioni sportive di certo non vogliono. Per me è una norma fallimentare”. 

Assunto rigettato da Toma. “Quella del governatore, sentita la Giunta, è una semplice presa d’atto. Non è il presidente che decide i criteri di assegnazione dei finanziamenti, determinati sulla base di una valutazione fatta da un comitato tecnico. La concertazione andrà fatta a monte – ha concluso Toma – anche sentendo i rappresentanti di associazioni e società. Adesso però dobbiamo recuperare un ritardo enorme”.

Carmen Sepede

 

 

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