In queste ore sono diverse le proposte al vaglio in vista del via libera al Dpcm
Stop a calcetto e sport di contatto a livello amatoriale? Il coronavirus torna a fare paura è c’è la possibilità concreta che scatti di nuovo il divieto per questo tipo di attività.
La proposta infatti figura tra quelle formulate dal ministro della Salute Roberto Speranza. Si chiama ‘Proposte di nuove misure urgenti contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale’ il documento del ministro sulla stretta anti Covid, che in queste ore è oggetto di confronto in vista del via libera del nuovo Dpcm.
Per quel che concerne gli eventi e le competizioni sportive ‒ riconosciuti dal Comitato olimpico nazionale italiano, dal Comitato italiano paralimpico e dalle rispettive federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali “è consentita – si legge nella proposta del ministro – la presenza di pubblico, con il numero massimo di 500 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 100 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, Discipline sportive associate ed enti di promozione sportiva, enti organizzatori. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive Nazionali è vietato lo svolgimento degli sport di contatto”.
Intanto alla vigilia della riunione del comitato tecnico-scientifico di oggi pomeriggio sono diverse le proposte sul tavolo e attenzione sarà rivolta anche al periodo di quarantena da rispettare.
Come riferisce il Corriere della Sera, il Comitato coordinato da Agostino Miozzo potrebbe suggerire un via libera ai test rapidi (ritenuti affidabili al 95%) effettuati da medici di base e pediatri, sottoponendo poi al tampone soltanto chi risulta positivo. In questo modo, secondo gli esperti, verrebbero alleggerite le strutture sanitarie e si renderebbe più razionale il meccanismo che porta le persone in isolamento fiduciario. Che così sarebbe ridotto a dieci giorni.
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