Categories: CRONACA

Il Molise tra le regioni con sanità accettabile: la certificazione del Ministero della Salute

Pubblicata la griglia dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza. Veneto al primo posto per erogazione di cure ai cittadini, Calabria all’ultimo


CAMPOBASSO. Sanità, il Molise fa parte delle regioni italiane nelle quali il livello di cura è definito accettabile. E’ quello che emerge dalla griglia dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) relativi all’anno 2018, pubblicata dal ministero della Salute, i cui risultati erano stati anticipati, in buona parte, a gennaio.

E’ il Veneto al primo posto nella classifica delle regioni che assicurano le migliori cure essenziali ai cittadini, mentre in fondo alla classifica c’è la Calabria, inclusa nella Zona Rossa in base all’ultimo Dpcm per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, proprio a causa della fragilità del suo sistema di assistenza sanitaria.

Analizzando il trend 2012-2018, si legge, “emerge un sostanziale miglioramento del punteggio medio globale che cresce passando da 191 nel 2017 a 199 nel 2018”. Una fotografia che negli ultimi due anni ha comunque subito mutazioni e sviluppi. La pagella prende in considerazione diversi indicatori, che vanno dall’adesione agli screening oncologici ai parti cesarei, dal tasso di vaccinazione ai ricoveri inappropriati.

Nel 2018 risultano valutate positivamente: Veneto che guida la graduatoria con 222 punti su 225, seguito da Emilia Romagna (221), Toscana (220), Piemonte (218), Lombardia (211) e Liguria (211). Si trovano quindi Umbria (210), Abruzzo (209), Marche e Friuli Venezia Giulia (206).

Si collocano con un punteggio compreso tra 200 e 160, il minimo livello accettabile: Basilicata (191), Lazio (che passa da 180 punti del 2017 a 190 punti del 2018), Provincia Autonoma di Trento (185), Puglia (186), il Molise (passato da 167 a 180) e la Sicilia (da 160 a 171). In coda la Campania, che balza da 153 punti del 2017 a 170 del 2018, e la Calabria, passata da 136 ai 162.

Sotto la soglia di sufficienza risultano formalmente alcune regioni e province autonome, che, in quanto tali, non sono sottoposte a verifica degli adempimenti e i cui dati sono stati riportati quindi, come precisa il documento, solo “ove disponibili”: Valle d’Aosta (159), la Sardegna (145) e Bolzano (142)

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Carmen

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