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Covid, il tampone farlocco di Arcuri: 32 milioni di euro per test inattendibili

La notizia ‘dirompente’: i dispositivi acquistati avrebbero un’affidabilità molto bassa. Ma il commissario per l’emergenza si difende: valutati da un nucleo di esperti


ROMA. Il commissario Arcuri, per conto del Governo italiano, ha acquistato test per la diagnosi del Covid per oltre 32 milioni di euro, ma si tratterebbe di dispositivi con affidabilità molto bassa, che potrebbero sbagliare sostanzialmente 6 volte su 10.
Un po’ come combattere una guerra con le armi spuntate.
A lanciare la ‘bomba’ è stata Paola Baruffi per SkyTg24, riportando gli esiti di uno studio pubblicato sull’importante rivista scientifica ‘Journal of Clinical Virology’.

Il test – si legge – si chiama Biocredit Covid 19 Ag, è di fabbricazione coreana ed è stato acquistato con regolare bando dal commissario per l’emergenza Covid in circa 10 milioni di pezzi. Gli studi dimostrerebbero però una sensibilità dello stesso tra l’11,1% e il 45,7%.

Significa che di ogni 10 persone certamente affette da Covid il test ne individua al massimo 4. Sulla base di tali dati sulle basse performance, SkyTg24 ‘rispolvera’ il bando pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio, evidenziando che “tra i requisiti minimi dei test” è prevista un’approvazione da parte di “agenzie regolatorie nazionali o internazionali che diano sufficienti garanzie di affidabilità” oppure la validazione “da un laboratorio accreditato del nostro Paese”. Ma la giornalista comunica di aver chiesto a Invitalia di poter visionare i documenti di validazione, senza successo.

“In tutto – prosegue Sky – il bando ne ha assegnati 10 milioni. I primi 5 milioni test sono stati acquistati al prezzo ribassato di 3,05 euro l’uno. Altri 5 milioni a 3,50 euro. Per un totale di 32.750.000 euro”.

Alla notizia, di portata dirompente, è giunta la replica da parte dell’ufficio stampa del Commissario straordinario Arcuri. “Il commissario – recita la nota – ha effettuato una Richiesta di Offerta per l’acquisto di 13 milioni di test antigenici rapidi sulla base delle indicazioni ricevute dal ministero della Salute, che ha anche fissato i requisiti tecnici dei prodotti. È stata poi istituita una Commissione di esperti composta da autorevoli membri della comunità scientifica nazionale che ha avuto il compito di valutare i requisiti tecnici delle offerte pervenute presso gli uffici del Commissario a seguito della Richiesta di Offerta. Infine, agli esiti dei risultati della Commissione di esperti, che ha validato l’efficacia delle singole offerte, il Commissario ha provveduto all’acquisto dei test antigenici rapidi”.
Dunque, Arcuri rigetta ogni responsabilità.

 

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Alessandra

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