In merito all’elezione di Vittorino Facciolla, del Pd, con la sponda di alcuni consiglieri di centrodestra


CAMPOBASSO Salvatore Micone confermato presidente del Consiglio regionale, Mena Calenda (Gruppo Misto) e Angelo Primiani (M5s) eletti vice presidenti.

Sulla seduta di ieri del Consiglio regionale e sull’esito delle votazioni intervengono i Cinque stelle, puntando il dito sull’elezione, come segretario di minoranza, del dem Vittorino Facciolla, avvenuta con la sponda del centrodestra.

“Avremmo fatto volentieri a meno di parlare di incarichi istituzionali nel momento più difficile della storia recente del Molise – hanno dichiarato i consiglieri pentastellati – un dibattito surreale che stride con la stretta attualità. Per questo chiediamo scusa ai molisani, tuttavia abbiamo preso l’impegno di raccontare tutto ciò che accade in Consiglio regionale”.

“Come previsto ad inizio legislatura – hanno aggiunto – all’interno dell’Ufficio di Presidenza il M5s ha cambiato i volti, non gli obiettivi di controllo, di proposta, di trasparenza, sui quali abbiamo lavorato fin dal primo giorno grazie a Patrizia Manzo e Vittorio Nola, che hanno interpretato al meglio il proprio ruolo.
Il testimone ideale ora passa nelle mani del neo vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Primiani, che ovviamente rinuncerà ad ogni indennità aggiuntiva e che avrà il compito di proseguire il cammino intrapreso nel solo interesse dei molisani”.

“Il M5s – hanno aggiunto ancora – resta l’unica vera opposizione in Ufficio di presidenza, in Consiglio e nelle Commissioni. Ne abbiamo avuto ennesima prova con la votazione sulla figura del segretario che ha sancito il rinnovato accordo tra centrodestra e Pd: una manovra ammantata dal concetto, in questo caso strumentale, della ‘collaborazione’, invece utile a preparare il terreno per le prossime elezioni regionali”.

“Ma ora torniamo a parlare della vita reale. Il momento è drammatico, ci aspettano mesi durissimi e le istituzioni devono dimostrarsi all’altezza, dando risposte efficaci e veloci alle difficoltà dei cittadini. In questo senso – hanno concluso – l’auspicio è quello che il Consiglio regionale torni ad appropriarsi delle funzioni di programmazione e di pianificazione seria, concreta, perché solo così può riuscire a comprendere ogni giorno la realtà che c’è fuori dal ‘palazzo’ per essere utili a risolvere i tanti problemi del Molise”.

 

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