Oggi la sentenza del tribunale di Isernia sul processo avviato nel 2015 per la strage nazista dell’ottobre del 1943. La soddisfazione dell’amministrazione: “Obiettivo raggiunto”


FORNELLI. Una sentenza storica per Fornelli e i suoi martiri: oggi il tribunale di Isernia ha condannato la Germania a risarcire il Comune e i familiari delle vittime della strage nazista dell’ottobre del 1943.

La somma ammonta a circa 12 milioni di euro, di cui 600mila spetteranno all’amministrazione municipale, assistita nel processo avviato nel 2015, dall’avvocato Lucio Olivieri, lo stesso legale che ha incassato vittorie analoghe in altri tribunali.

La comunità fornellese attendeva da tempo giustizia per i suoi martiri, per il podestà Giuseppe Laurelli e altre cinque persone giustiziate dai nazisti per rappresaglia: condannati a morte per impiccagione, avvenuta la mattina del 4 ottobre del ‘43. L’amministrazione, facendo leva su una sentenza della Corte Costituzionale (la numero 238 del 2014), decise di ‘rivalersi’ sulla Germania.

Oggi la sentenza del giudice Fabio Papa, che ha condannato la Repubblica federale di Germania, il ministero delle Finanze della Repubblica federale di Germania, il ministero degli Esteri della repubblica federale di Germania, in solido tra loro, al risarcimento dei danni non patrimoniali derivanti dalla strage nazista.

Risarcimento per i familiari dunque e in favore del Comune di Fornelli. “Deve essere liquidato il danno morale – si legge nella sentenza – per il vulnus creato nella collettività in dipendenza di quei fatti criminosi, crimini di guerra e contro l’umanità che, hanno determinato, con le condotte descritte culminate nell’eccidio pubblico dei sei civili, sotto gli occhi costernati e terrorizzati di una popolazione composta di anziani, donne e bambini, con modalità efferate, e di una collettività molto unita, con massima crudeltà e disprezzo di ogni senso di umanità.

Pertanto è indubitabile e scontato che si siano provocati nella detta comunità, rappresentata qui dal Comune, lesioni profonde e durature nella sfera morale dei suoi abitanti, quale ente esponenziale, ancora oggi, fonte di indelebile turbamento e, pertanto, di danno non patrimoniale risarcibile. Le vittime dell’eccidio costituivano, poi, una cospicua parte dell’intera popolazione residente nella frazione Castello di Fornelli abitata da circa 15 persone e i loro familiari e parenti (trentaquattro dei quali hanno agito nel presente giudizio) sono una significativa rappresentanza dell’intera popolazione.

Il Comune di Fornelli da quel tragico ottobre del ’43 celebra annualmente il sacrificio di quei suoi cittadini in memoria dei quali, sin da quei tempi, ha anche favorito e sostenuto varie iniziative editoriali, sostenuti dalle istituzioni locali a sostegno dell’attività di studio e ricerca volta al definitivo accertamento dei fatti, mentre sul luogo dell’eccidio si è eretto un cenotafio ai martiri, e una lapide fortemente voluta dall’Amministrazione comunale campeggia sulle mura del paese. Le lacerazioni così inflitte alla comunità locale, unito all’indubbio depauperamento delle capacità lavorative e di sostentamento, hanno determinato ripercussioni negative sull’opportunità di crescita sociale, economica e culturale collettiva, segnando la comunità di Fornelli per diverse generazioni”.

“Una sentenza che ci riempie il cuore di gioia e di orgoglio, perché finalmente la perseveranza con cui siamo andati avanti nella causa (nonostante lo scetticismo e la derisione di alcuni) è stata premiata – ha dichiarato l’amministrazione – Il sindaco Tedeschi in prima linea si è battuto affinché la questione non andasse nel dimenticatoio e, insieme all’impegno dell’attuale e della precedente maggioranza, è riuscito a raggiungere l’obiettivo.

Una bella notizia in quest’anno così drammatico, che giunge proprio alle porte del Natale. Sebbene non ci sia denaro che possa ripagare la perdita dei nostri cari concittadini, ci auguriamo che tale bella notizia possa allietare gli animi di tutti i fornellesi, trattandosi prima di tutto di una vittoria e di una rivincita che, moralmente, non ha prezzo.

Doveroso un ringraziamento speciale all’ex assessore Gino Apollonio che insieme all’assessore Pietro Ucci, nella precedente consiliatura hanno reso possibile tale traguardo insieme a tutti gli altri consiglieri. Un ringraziamento anche all’attuale maggioranza che ha continuato nell’iter avviato negli anni precedenti e, non da ultimo all’ avvocato Olivieri, che grazie alla sua professionalità e bravura è riuscito a concretizzare la speranza.

Vi comunicheremo nella giornata di domani i motivi che hanno portato a tale sentenza, verrà data copia degli atti a tutti gli eredi e, saranno definite nei prossimi giorni le modalità con cui verrà riconosciuto il risarcimento. Attualmente il Comune insieme con il legale e la maggioranza sta vagliando l’intera documentazione.
E permette di toglierci un sassolino dalle scarpe: Avevamo ragione anche stavolta!”.

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