La segnalazione è arrivata nel corso del Consiglio regionale odierno, dal portavoce 5Stelle Vittorio Nola. Ennesima anomalia di una gestione dell’emergenza sanitaria che il consigliere Fontana definisce “spaventosamente inadeguata”


CAMPOBASSO-VENAFRO. La Residenza sanitaria assistenziale di Venafro attualmente ospita pazienti pauci-sintomatici Covid senza che ci sia un medico responsabile.

Una situazione contradditoria, segnalata in Consiglio regionale dal portavoce 5Stelle Vittorio Nola, e aggravata dalla carenza di personale sanitario e di attrezzature necessarie per garantire l’assistenza ai pazienti. Una realtà che si pone in evidente controtendenza rispetto ai provvedimenti emanati dal commissario ad acta Giustini, tesi al potenziamento della rete territoriale di assistenza e della riabilitazione post-Covid nelle case della salute di Venafro e Larino.

L’ennesima testimonianza di una emergenza che coinvolge tutte le strutture sanitarie della regione e che è aggravata dalla mancanza di interventi utili a fronteggiare la pandemia, che proprio in queste settimane sta facendo sentire i suoi effetti nefasti in Molise. Dopo un anno di proclami il Molise è l’unica regione in Italia a non disporre di un Centro Covid e di un numero sufficiente di posti letto di terapia intensiva negli ospedali.

Elementi che dimostrano, accusa il portavoce 5Stelle a Palazzo D’Aimmo Valerio Fontana. che “la gestione dell’emergenza è stata spaventosamente inadeguata, su tutti i fronti, dal punto di vista della Protezione Civile e della direzione dell’Azienda sanitaria regionale. Le incompetenze sono certificate dagli ispettori ministeriali, che ripetono più volte nel verbale la locuzione ‘assenza di governance’. I nostri ospedali, e gli stessi cittadini, sono stati abbandonati a loro stessi, nonostante gli enormi sforzi del personale sanitario, che ha atteso invano i necessari rinforzi.

Ora – aggiunge Fontana – neanche le zone rosse, decretate tardivamente, sembrano mitigare l’escalation dei contagi. A ciò si aggiunge un’ulteriore difficoltà per i cittadini e le attività che vi risiedono: il dramma sanitario viaggia insieme ad un più silenzioso dramma economico. Per questo, non vorremmo che subissero ancora meccanismi iniqui, come quelli visti con il famigerato ‘click day’.

Oggi – incalza il consigliere regionale termolese – accolgo positivamente l’intenzione del presidente Toma di prevedere ristori ad hoc per le zone rosse. Si tratta di un’iniziativa che ritengo opportuna ed io stesso ho lavorato, nelle scorse settimane, ad una proposta che va nella stessa direzione. In particolare, onde evitare meccanismi iniqui, ho elaborato dei puntuali criteri di assegnazione dei ristori. Che saranno fondamentali per offrire una boccata d’ossigeno a chi ha patito maggiormente le ulteriori restrizioni, come i Comuni del basso Molise, i primi in zona rossa. Mi auguro – conclude Valerio Fontana – che questi criteri, depositati con una mozione in Consiglio regionale, vengano fatti propri dal governo regionale. Ed applicati senza storture e senza ritardi”.

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