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Coronavirus, il Molise continua a contare morti e ricoveri. ll Comitato vittime: “Approfondire le indagini”

Prosegue incessante la lunga scia di decessi e trasferimenti in ospedale. Almeno 113 i pazienti assisititi nei reparti Covid, oltre 20 i malati gravi in terapia intensiva. Nel frattempo il Comitato che rappresenta i familiari delle vittime del coronavirus chiede agli organi inquirenti di “approfondire le indagini, affinché tutti i responsabili del disastro sanitario vengano perseguiti”


CAMPOBASSO-TERMOLI. In Molise si continua a morire per Covid: nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 5 decessi in regione, con il numero di morti che si avvicina sempre di più alla soglia dei 400 ( al momento sono 378 quelli ufficiali ma il dato è destinato a crescere nelle prossime ore).

Resta elevato il numero di ricoveri: ieri ne sono stati registrati altri 11, con la situazione al Cardarelli che resta grave: 80 posti letto occupati, di cui 13 nel reparto di rianimazione.

Altri 18 pazienti stazionano nell’area grigia del Pronto soccorso del San Timoteo di Termoli; 10 sono ricoverati al Neuromed, di cui 6 intubati in terapia intensiva; 5 pazienti sono assistiti al Gemelli Molise. Il bilancio ufficiale parla di 113 pazienti ospedalizzati nei soli reparti Covid del Molise, mentre aumentano anche i decessi di pazienti trasportati fuori regione con l’attivazione del programma di emergenza nazionale Cross. Solo ieri l’ultima vittima che si somma ai tre decessi segnalati in settimana.

Nel frattempo il Comitato che rappresenta i familiari delle vittime Covid in Molise, per voce del legale Vincenzo Iacovino, è tornato sulla questione inerente l’inchiesta della Procura della Repubblica di Campobasso sulla gestione dell’emergenza Covid in Molise, chiedendo agli organi inquirenti di “approfondire le indagini, affinché tutti i responsabili del disastro sanitario e della strage di innocenti vengano perseguiti” ha dichiarato Iacovino, con chiaro riferimento a coloro i quali avrebbero ostacolato il commissario ad acta nell’individuazione del Centro Covid al Vietri di Larino, struttura che a distanza di un anno dall’inizio dell’emergenza, è ancora oggi di fatto inutilizzata e il Molise, diversamente da altre Regioni, non dispone di un Centro Covid, mentre tutte le strutture ospedaliere esistenti sono diventate miste, con gravi rischi di contaminazione e attività fondamentali, come la chirurgia al Cardarelli, che risultano fortemente limitate.

La conseguenza, come ricordato dall’avv. Iacovino, è che “molti ricoverati per patologie tempo-dipendenti hanno contratto il Covid in reparti ora promiscui e sono deceduti in terapia intensiva”.

Unico indagato al momento risulta essere proprio il commissario ad acta Angelo Giustini, per ipotesi di reato di omissione di atti d’ufficio e abuso d’ufficio.

Per gli inquirenti il commissario non ha deliberato atti di sua competenza, necessari all’erogazione dei livelli assistenziali in relazione all’emergenza pandemica e per aver illegittimamente nominato il dg dell’Asrem Florenzano al ruolo di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, incarico, secondo la Procura, “di sua pertinenza e non derogabile ad altri”. Sulle ipotesi di reato che gli vengono contestate, Giustini verrà sentito mercoledì prossimo in Procura.

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