Coronavirus, attende il vaccino da ‘riservista’ ma ha più di 80 anni. Succede in Molise

Scena mortificante in uno dei centri vaccinali della regione, figlia del caos di una campagna che stenta decollare e che penalizza proprio i soggetti che invece avrebbero dovuto avere la precedenza nelle somministrazioni

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CAMPOBASSO. La fascia di età che ha pagato il prezzo più alto in questa pandemia, in termini di decessi, è quella dei pazienti con più di 80 anni. Loro avrebbero dovuto essere i primi a beneficiare del vaccino dall’inizio di una campagna che si è rivelata non solo travagliata per effetto della carenza di dosi, ma anche appannaggio dei cosiddetti ‘furbetti’ che hanno saltato la fila, godendo di reti di amicizie e favori.

In Italia un anziano ultra ottantenne su tre al momento non ha ricevuto neppure una dose del vaccino. In Molise i ritardi più evidenti si registrano sui vaccini a domicilio, elemento di cui è accorto anche il Commissario straordinario all’emergenza che ha inviato una task-force dell’esercito per dare supporto al personale dell’Asrem.

Ma le unità di rinforzo sono poche rispetto a quelle che sarebbero necessarie in una regione nella quale l’indice di invecchiamento è tra i più alti d’Italia e di conseguenza, anche in presenza degli atavici problemi esistenti nei collegamenti stradali, i tempi per completare le vaccinazioni a domicilio saranno più lunghi del previsto.

Di fronte a una simile situazione ci sono casi di anziani e soggetti fragili con serie patologie che dopo aver prenotato il vaccino e aver atteso due-tre mesi, ad oggi non sono stati ancora chiamati dall’Asrem. E così è accaduto nei giorni scorsi che uno di questi anziani con più di 80 anni di età si sia recato in uno dei centri vaccinali del capoluogo di regione, da cosiddetto riservista, sperando per l’appunto di beneficiare di una delle dosi avanzate a fine giornata.

Una situazione mortificante per una persona che solo per il requisito dell’età avrebbe dovuto essere vaccinata già a gennaio scorso, e che è figlia del caos che si registra in una campagna vaccinale che dopo quattro mesi dalla partenza, stenta ancora a decollare, mentre il numero dei morti Covid continua a rimanere drammaticamente alto.

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