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Alla Gil ‘Yo lo vi. Visioni di guerra’. Rubens in anteprima nazionale con Goya e Fratianni

Questa sera l’inaugurazione della mostra, che resterà aperta al pubblico fino al 14 novembre


CAMPOBASSO. Torna la grande arte al Palazzo Gil. Inaugurata ‘Yo lo vi. Visioni di guerra’, organizzata dall’Associazione Domenico Fratianni, in sinergia con la Regione Molise, la Fondazione Molise Cultura e con la collaborazione del Museo universitario di Chieti.

In esposizione una preziosa opera di Pieter Paul Rubens, ‘Le conseguenze della Guerra/Venere che cerca di trattenere Marte’, un quadro del 1629-1630, recentemente attribuito al pittore fiammingo dal critico d’arte Floriano De Santi, curatore della mostra e consigliere di Stato. Insieme alla tela di Rubens, in mostra a Campobasso in anteprima nazionale, 40 incisioni originali del grande pittore Francisco Goya, dal titolo ‘Desastres de la Guerra’, realizzate tra il 1810 e il 1820, in cui si narrano le efferatezze della guerra civile spagnola e una selezioni di incisioni e tele ad olio del maestro Domenico Fratianni, dal titolo ‘Conversando con Goya’.

L’opera di Rubens, in esposizione al pubblico per la prima volta, è da qualche anno entrata in una collezione privata piemontese proveniente da una singolare raccolta di Val Pelice, messa insieme da un generale dell’esercito napoleonico. Un primo pensiero della tela conservata nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti, a Firenze, datata 1637-38.

Questa sera l’inaugurazione dell’esposizione, che resterà aperta fino al 14 novembre. Presenti alla conferenza stampa e alla cerimonia di taglio del nastro il presidente della Regione Donato Toma, la presidente della Fondazione Molise Cultura Antonella Presutti, l’assessore comunale alla cultura Paola Felice, il curatore della mostra Floriano De Santi e Annalisa e Gerardo Fratianni, presidente e membro fondatore dell’Associazione Domenico Fratianni.

Yo lo vi”, il cui titolo è mutuato da un’opera di Goya, si configura come un’anteprima dell’XI edizione della Biennale dell’Incisione, prevista per il 2022. È grazie al maestro Domenico Fratianni, ideatore della Biennale dell’Incisione e curatore delle sue prime nove edizioni, che un mondo complesso e sofisticato, quale quello dell’incisione, si è radicato in Molise. Il suo impegno continua oggi ad opera dei figli, Gerardo e Annalisa Fratianni, attraverso l’Associazione che reca il suo nome.

La rassegna ospita anche un Quaderno di opere grafiche del grande incisore urbinate Leonardo Castellani, gentilmente donate al Molise, nella prospettiva della realizzazione di un Museo dell’incisione moderna e contemporanea, progetto a cui si lavora da anni.

C.S.

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Carmen

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