L’Italia di Mancini

Sebbene la Spagna abbia continuato la sua corsa nella semifinale di Nations League fermando gli azzurri, l’Italia di Roberto Mancini può essere considerata ancora come una delle nazionali di calcio del momento con buone possibilità di vincere. La vittoria agli Euro 2020 in finale contro l’Inghilterra ha senza dubbio dato agli azzurri un certificato di forza e qualità importante, visto soprattutto da dove veniva la nazionale azzurra. Eliminata ai mondiali del 2018 dopo lo spareggio contro la Svezia, l’Italia è stata risollevata dal tecnico marchigiano, il quale ha capito quali fossero le corde da toccare per poter dare una spinta emotiva a un ambiente che necessitava un incoraggiamento in tal senso. Arrivato a prendere le redini della nazionale tricolore, Mancini è stato bravissimo a creare un gruppo nuovo mettendo insieme veterani di garanzia come Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini e giovani rampanti come Federico Chiesa e Gianluigi Donnarumma.

Gli azzurri, che già in questo momento spiccano come una delle grandi candidate alla vittoria del mondiale 2022 di Qatar da quello che rivelano le scommesse online più attuali, hanno vissuto un periodo di formazione graduale migliorando nel loro gioco già dal 2018, primo anno di Mancini alla loro panchina. Dopo aver tentennato nelle prime uscite, la nazionale si è poi finalmente consolidata sia nel gioco, basato su un 4-3-3 moderno, sia dal punto di vista mentale, arrivando a credere in modo convinto nei propri mezzi. Non a caso, la striscia di 37 partite consecutive senza perderne neanche una, interrottasi poi proprio contro la Spagna poche settimane fa, conferma un trend strepitoso da parte degli uomini del Mancio, il quale ha allenato la sua nazionale come se fosse una squadra di club. Dall’alto della sua esperienza in una serie di realtà diverse del continente europeo, il tecnico jesino ha dato forma a un gruppo solido e capace di esprimersi molto bene in una serie di contesti diversi, privilegiando il gioco palla a terra, ma non disdegnando anche le folate offensive in contropiede. Insomma, Mancini ha trovato il giusto mix necessario per poter tornare a vincere e ridare lustro a una nazionale che era andata incontro a vari anni di delusioni. Il tutto, però, senza mai distogliere l’attenzione dalla fase difensiva, qualcosa che a livello storico aveva sempre garantito agli azzurri successi ad altissimi livelli, a cominciare dai mondiali.

Quella dell’Europeo è stata una vittoria elogiata da tutta la classe politica italiana, con il presidente della FIGC Gabriele Gravina come prima voce in capitolo. Il secondo titolo continentale di sempre per l’Italia ha senza dubbio dato uno scossone all’ambiente e al campionato di Serie A, un torneo dal quale negli ultimi anni sono andati via troppi campioni di rilievo. Il trionfo contro l’Inghilterra, arrivato dopo una cavalcata trionfale, ha messo il sigillo sulla gestione di un allenatore amato ormai da tutti in Italia, e che punterà a fare ancora meglio ai prossimi mondiali in programma in Qatar. Dalla storica batosta contro la Svezia alla gloriosa nottata di Wembley, l’Italia di oggi può rispondere con la sua presenza nei grandi palcoscenici calcistici del pianeta ed è tornata a essere una grande nazionale.

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