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Botti venduti illegalmente, sequestro dei carabinieri. Oltre 5mila euro di sanzione a un 40enne

L’uomo aveva allestito una baracca per la vendita dei fuochi sulla statale 17


CAMPOBASSO. Botti illegali, i carabinieri di Bojano sequestrano fuochi pirotecnici. Oltre 5mila euro di sanzione per un 40enne di San Massimo.

L’intervento nell’ambito dei controlli effettuati dai militari in occasione delle festività natalizie e di fine anno. Dopo accertamenti preliminari i carabinieri hanno infatti scoperto che l’uomo aveva predisposto una baracca per la vendita dei fuochi d’artificio, lungo la statale 17. Nelle scatole diverse tipologie di fuochi pirotecnici di fabbricazione extraeuropea, per un peso complessivo di 1 kg.

All’atto del controllo, l’uomo, titolare di ditta individuale, non ha potuto giustificare la vendita della esposta, visto che la ragione sociale lo autorizzava al commercio di tutt’altro genere di materiale. In attesa di verificare eventuali altre responsabilità, a suo carico è già stata comminata una sanzione di 5.164 euro ed una di 173 euro, per aver occupato abusivamente la sede stradale con un tavolo utilizzato per porre in esposizione i fuochi, con l’imposizione dell’immediato ripristino dello stato dei luoghi. Dopo essere stati catalogati i botti saranno invece sequestrati e trasferiti presso un deposito autorizzato.

Come chiariscono i carabinieri l’uso incauto dei fuochi d’artificio del genere legale può produrre lesioni gravi, come ustioni al viso e alle mani, e danni alla vista. L’uso invece di botti illegali, in considerazione della loro elevata potenza (al loro interno si trova una miscela esplosiva realizzata con clorato e/o perclorato di potassio, con l’aggiunta di alluminio) può provocare danni anche peggiori, se non provocare la morte. In varie operazioni di sequestro l’involucro di questi fuochi illegali è risultato essere di plastica e ciò ne fa aumentare ancor più il pericolo, per la frammentazione di schegge non rilevabili ai raggi x, che ne equiparano gli effetti ad una bomba da guerra.

Inoltre un rischio maggiore deriva dall’uso di fuochi prodotti prevalentemente in oriente, venduti a basso costo e senza etichette, che spesso manifestano un’esplosione anticipata o addirittura lo scoppio della batteria senza far partire un colpo.

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