Il nuovo progetto per un’assistenza territoriale diffusa, che la Regione sta portando avanti da un confronto con Agenas e sulla base delle indicazioni del Ministero della Salute
CAMPOBASSO. La nuova frontiera dell’assistenza sanitaria passa dalle ‘Case di comunità’, il progetto che il Ministero della Salute sta portando avanti insieme ad Agenas e che sarà finanziato con fondi del Pnrr.
Ci sarà una ‘presenza medica’ 24 ore al giorno sette giorni su sette, insieme agli infermieri (12 ore al giorno per 7 giorni). Ci saranno anche specialisti come lo psicologo, il logopedista, il fisioterapista, il dietista, il tecnico della riabilitazione e l’assistente sociale, ma quando necessario anche il cardiologo, lo pneumologo o il diabetologo.
Oltre alle visite mediche sarà possibile vedersi erogati servizi diagnostici primari per monitorare le proprie condizioni di salute. Un servizio utile soprattutto per quei pazienti cronici che potranno accedere ad apparecchiature come ecografi, elettrocardiografi, retinografi, oct, spirometri. Ci sarà infine anche un punto per i prelievi e per gli screening, oltre che per le vaccinazioni. Qui si potranno infine trovare anche i servizi classici di prenotazione di visite e ricoveri.
Dallo schema nazionale del Pnrr in Molise ne sono previste 6 (la media a livello nazionale è di una Casa di comunità ogni 40-50mila abitanti), ma per il governatore e commissario alla sanità Donato Toma il numero potrebbe essere anche ampliato, in considerazione dell’alto tasso di anzianità della popolazione registrato in regione. Tanti anziani, che hanno bisogno di maggiore assistenza.
“Stiamo ragionando insieme ad Agenas sulla necessità di potenziare il complessivo coordinamento degli interventi attraverso la realizzazione di 8 nuove Case della comunità, distribuite sul territorio molisano – le parole di Toma – che andranno ad affiancarsi all’attuale rete dei Servizi territoriali (Case della Salute e Ospedali di Comunità), anche mediante la realizzazione di 3 Centrali operative territoriali (Cot)”.
Previsto anche il potenziamento dell’assistenza domiciliare, per ridurre il numero dei ricoveri ospedalieri, vista anche la difficile situazione che sta vivendo la sanità molisana a causa del Covid.
Proprio per questo sono previsti anche interventi sugli ospedali. “Con i fondi del Pnrr – ha detto ancora il governatore Toma, facendo il punto dell’attività svolta nel 2021 e indicando le priorità per il prossimo futuro – abbiamo ragionato sulla necessità di rafforzare anche le Strutture ospedaliere regionali, mettendole in sicurezza dal punto di vista sismico. Investiremo circa 15 milioni di euro tra finanziamenti Pnrr, Fondo complementare e cofinanziamento regionale”.
Previsti tempi rapidi. Bandi entro l’anno e inizio lavori subito dopo l’aggiudicazione delle opere. In questo il Pnrr non lascia tempi per la ‘riflessione’: tutti gli interventi dovranno essere conclusi entro il 2026.
Carmen Sepede
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