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Mutui agli under 36, offerte su misura e finanziamenti al 100%: boom di richieste

Il Decreto Sostegni Bis, varato dal governo Draghi, con l’introduzione di una serie di agevolazioni fiscali e di misure eccezionali, ha cambiato lo scenario, dando un forte impulso al mercato


ROMA. Il 2021 può essere considerato l’anno dei mutui per l’acquisto di una nuova casa. Questa la fotografia scattata Mutuionline.it e rilanciata dal Corriere della Sera, che pone l’accento sul boom del mercato, grazie all’introduzione di misure speciali e agevolazioni per gli under 36 con il Decreto Sostegni Bis varato dal Governo Draghi.

Le richieste da parte dei giovani sono passate dal 31,4% nel 2020 al 37,5% del 2021 (+19%). A dominare questa crescita sono state principalmente le istanze con finalità prima casa: circa l’80,6%. Le durate più gettonate – si legge – sono state quelle superiori ai 25 anni: si è passati dal 46,3% del 2020 al 56,6% del 2021 (+22%). A segnare il massimo storico sono stati anche gli importi medi richiesti dai giovani (141.800 euro) e i mutui con LTV superiore all’80% (+44% in più rispetto al 2020).

Volendo tracciare un identikit del giovane mutuatario emerge che questo ha in media 30 anni, predilige durate intorno ai 27 anni e guadagna mediamente 1.758 euro. Dal punto di vista geografico, a livello nazionale il Nord Italia continua a dominare con una percentuale di richieste pari al 47,1% e di erogato del 53,2%; tuttavia nell’ultimo trimestre 2021 si è assistito ad un incremento della quota di erogato anche al Centro (34,2% rispetto al 32,4% del trimestre precedente), al Sud (9,3% rispetto al 7,7%) e nelle Isole (3,2% rispetto al 2,8%). Se si analizza l’inquadramento professionale, è evidente come le nuove misure del governo a sostegno dei giovani abbiano fornito chiari segnali – seppur ancora lievi – di cambiamento: se nell’ultimo trimestre 2021 i mutui erogati a lavoratori atipici ed autonomi erano solo rispettivamente pari all’1,3% e 5,8% (contro l’89,4% dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato), nell’ultimo trimestre del 2021 si sono attestati rispettivamente al 2 e al 6,8%.

Ma ecco, più nel dettaglio, le novità del cosiddetto “Mutuo Draghi”: si nota come questa abbia previsto un’estensione della garanzia statale a determinate categorie con maggiori criticità di accesso al credito, a partire proprio dai giovanissimi con lavori atipici e discontinui. Fino al 31 dicembre 2022, i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni di età (nell’anno in cui l’atto è rogitato) e che sono in possesso di un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente, non superiore a 40 mila euro potranno godere del diritto, in relazione all’atto di compravendita (acquisto dell’immobile), all’ esenzione dall’imposta di registro, dalle imposte ipotecaria e catastale. Potranno poi usufruire di un credito d’imposta pari all’ammontare dell’Iva corrisposta, se dovuta. In relazione al mutuo si ha inoltre l’esenzione dall’imposta sostitutiva, pari allo 0,25% dell’ammontare complessivo delle somme erogate.

É inoltre stata estesa la dotazione del Fondo di garanzia per mutui prima casa, esteso dal 50% all’80% della quota capitale dei mutui concessi per l’acquisto della prima casa. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che per gli atti stipulati nel 2022, l’Isee è quello del 2020: è consentito far ricorso all’Isee corrente nei casi di significativa variazione della situazione lavorativa, economica o patrimoniale dei componenti del nucleo familiare. Molti giovani con un reddito basso si vedono costretti a rimanere nel nucleo famigliare dei propri genitori per lungo tempo; un’alternativa possibile per usufruire della garanzia statale prevista per i mutui Under36 consiste nel rendersi fiscalmente autonomi in modo da godere di una situazione patrimoniale indipendente più consona ad usufruire delle possibilità introdotte dal Decreto Sostegni bis.

Proprio a fronte delle nuove disposizioni diversi istituti di credito hanno cominciato a studiare prodotti pensati in modo specifico per i giovani, rendendo l’offerta più ampia e variegata. Se fino a qualche mese fa, ad esempio, i mutui 100%, spesso richiesti dai giovani più svantaggiati e in difficoltà economiche, erano offerti da poche e limitate banche a condizioni poco vantaggiose, oggi grazie alle “Misure Draghi” un numero maggiore di giovani può accedere al fondo di garanzia statale anche per richieste di mutui con copertura tra l’80% e il 100% del valore dell’immobile, trovando un maggior numero di istituti di credito pronti ad ascoltarli e tassi allineati a quelli di mercato.

Alessandra

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