Categories: POLITICA & ATTUALITA'

Impianto a bio-metano a Riccia, il Comune blocca l’avvio dei lavori

‘No’ dell’amministrazione anche al progetto relativo al parco eolico. Inviate al Ministero le osservazioni relative all’ impatto ambientale e paesaggistico che l’opera potrebbe determinare


RICCIA. Impianto a bio-metano e parco eolico a Riccia, si allarga il fronte del ‘no’. Scende infatti in campo anche l’amministrazione comunale.

Per quanto riguarda la centrale a bio-metano, attraverso il Suap, ha avviato il procedimento “per dichiarare in autotutela l’inefficacia della Pas-Scia del 22/10/2021 e inibendo l’inizio dei lavori di realizzazione dell’impianto, vista la non ottemperanza, da parte della società che ha presentato il progetto, di alcune clausole autorizzative”.
“L’amministrazione – si legge in una nota del Comune – da sempre attenta e sensibile alla tematica ambientale e alla tutela del territorio, in questo periodo ha ricercato e approfondito le possibili problematiche di impatto ambientale collegate all’ iter autorizzativo per un impianto di bio-metano, confrontandosi con enti, organismi ed associazioni, orientati alla tutela ambientale e paesaggistica, e con il supporto degli uffici comunali stessi si è riusciti ad ottenere l’avvio del procedimento per dichiarare in autotutela l’inefficacia della Pas-Scia del 22/10/2021.
Considerato che la questione in oggetto risulta comunque essere di rilevante interesse pubblico, si invita chiunque lo ritenga utile a presentare agli uffici amministrativi del Comune di Riccia memorie scritte, documenti e osservazioni in merito.
Si coglie l’occasione per informare infine che per quanto riguarda il progetto presentato al Ministero della transizione ecologica relativo ad un impianto eolico da realizzare nella stessa zona in contrada Piano della Melia, l’Amministrazione comunale, per quanto di sua competenza, ha presentato al Ministero le osservazioni relative all’ impatto ambientale e paesaggistico che l’opera potrebbe determinare in quell’area vista la presenza di Siti di Interesse Comunitario e Zone Protezione Speciale, nonché la presenza di ben 4 laghi dei quali il Lago denominato Calcarelle esso stesso Sic .In caso di eventuale proseguo dell’iter amministrativo da parte del Ministero, questa amministrazione intenderà opporsi in sede di Conferenza di Servizio con la Regione Molise, facendo valere le proprie ragioni e le istanze dei cittadini relative al rispetto e alla tutela ambientale e paesaggistica della zona coinvolta.
Vogliamo rimarcare ancora una volta che l’amministrazione comunale non si può arrogare nessun potere decisionale autonomo sull’autorizzazione di qualsiasi richiesta di attività privata in ambito industriale o residenziale, ma può solamente vigilare sulla corretta applicazione della normativa vigente, dell’iter procedurale e delle eventuali dichiarazioni rilasciate dai proponenti”.

Deborah

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