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Processione Venerdì Santo, campobassani in trepidante attesa

Mentre le carresi sono in fase di organizzazione, in città si susseguono le riunioni del tavolo tecnico: incontro decisivo in Prefettura subito dopo la cessazione dello stato di emergenza. Non sono da escludere la presenza del coro, in versione ridotta, o un percorso che eviti stradine e strettoie. Intanto a Larino è partita la ‘doma’ di buoi e vacche in preparazione della sfilata dei carri di San Pardo. Puchetti: “Lavoriamo sulla ripartenza, speriamo di ricominciare”.


di Maurizio Cavaliere

Mentre in Italia si attende con ansia e speranza la cessazione dello stato di emergenza sanitaria, fissato per il 31 marzo, i molisani cominciano a chiedersi come cambieranno le cose subito dopo e se paesi e città potranno finalmente riappropriarsi della vita all’aperto e delle proprie radicate tradizioni.

La sensazione è che tanti eventi ripartiranno regolarmente, ma non si sa bene ancora come. Le tre carresi molisane sono già in fase organizzativa, mentre a Larino si assiste alla tradizionale doma di marzo in preparazione alla sfilata dei carri di San Pardo. Sono utilizzati animali giovani, buoi e vacche, che vengono abituati al traino in un terreno arato. Al momento, questo può dirci il sindaco Pino Puchetti: “Si ragione sulla ripartenza, certo. Speriamo che la sfilata quest’anno possa esserci”. Stessi dubbi per la Processione del Venerdì Santo a Campobasso dove continuano i tavoli che vedono coinvolte tutte le parti in campo: Comune, curia, cattedrale (da approfondire la questione del coro), Prefettura e Questura.

C’è una certezza: la volontà è quella di ripartire, ma soltanto dopo la cessazione dello stato di emergenza si potrà stabilire se e come coinvolgere i campobassani. Le voci sono quelle di un coro in versione ridotta, mentre altri propongono un percorso che eviti le stradine senza sfoghi del centro storico. Niente di certo, però. Ecco perché la riunione decisiva, visto che al 15 aprile manca pochissimo tempo, ci sarà subito dopo il 31 marzo. Allora si potrà capire come muoversi per una ricorrenza che rappresenta tanto per la cittadinanza locale. Seguiranno con grosso interesse l’evolversi della situazione anche quelli dell’Associazione Misteri e Tradizioni che organizza la sfilata dei Misteri: “Restiamo in attesa delle direttive” dice Giovanni Teberino, responsabile del Museo dei Misteri. L’auspicio è che la pandemia allenti la presa, cosa che non sembra voler fare, anche se la fine dello stato di emergenza lascia supporre che dai piani alti si voglia via via riprendere a vivere.  

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