Entro l’11 aprile gli alberghi possono manifestare il proprio interesse a fornire il servizio di pensione completa. Ecco le condizioni. Il soggetto attuatore nominato dal Presidente Toma ha emanato il decreto venerdì scorso. L’ospitalità potrà essere garantita in via eventuale qualora non sia possibile l’accoglienza tramite le misure ordinarie del Cas (centro di accoglienza straordinario) o del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) di cui si occupano le Prefetture.


C’è ancora tempo sul territorio molisano per mettersi a disposizione dei profughi ucraini. Sono in particolare le strutture ricettive che in questo momento possono svolgere un ruolo essenziale. Porte aperte per le persone che scappano dalla guerra che, in Molise, sono oggi per la maggior parte accolte presso le famiglie.

Alle 24 dell’11 aprile scade il termine entro il quale le strutture ricettive possono manifestare il proprio interesse a fornire ospitalità.

Il direttore del dipartimento di Protezione civile regionale Manuel Brasiello, che è stato nominato soggetto attuatore dal Presidente della Regione Donato Toma, ha firmato e pubblicato il decreto con avviso venerdì scorso. A monte dello stesso c’è un accordo fra Regione, Confcommercio, Confesercenti e Confartigianato che consente alle strutture ricettive di aderire.

Ciò avviene mentre le Prefetture stanno organizzando i posti disponibili nel sistema dei Cas e del sistema di accoglienza e integrazione, come ha spiegato il Presidente Toma nel corso del Consiglio regionale di ieri.

In previsione c’è una nuova ondata di arrivi e la Regione, tra gli altri enti coinvolti, sta predisponendo le soluzioni più idonee per fronteggiare l’ulteriore possibile scossone determinato dalla drammatica guerra in atto in Ucraina.

Gli operatori economici interessati dovranno far pervenire la propria disponibilità, redatta in conformità al modello “A” allegato all’avviso e firmata dal titolare/legale rappresentante dell’impresa, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica regionemolise@cert.regione.molise.it.

L’ente di palazzo Vitale sta dunque effettuando una ricognizione sulla disponibilità di alberghi e altre strutture di accoglienza.

Il gestore della struttura ospitante dovrà impegnarsi a fornire un trattamento di pensione completa a non più di 60 euro (il 50% per gli under 12) e a garantire un’alimentazione sana, varia e rispettosa delle necessità, scelte alimentari o convinzioni religiose delle persone; una sistemazione in camere doppie, triple, appartamenti, residence, bungalow o altro purché sia garantita la fornitura del vitto anche attraverso ristorazione esternalizzata; biancheria da letto una volta a settimana e da bagno cambiata due volte a settimana; pulizia, igiene, manutenzione generale e cura degli ambienti; adeguata fornitura di prodotti per l’igiene personale; decoro, cortesia ed educazione del personale.

L’ospitalità potrà essere garantita in via eventuale qualora non sia possibile l’accoglienza tramite le misure ordinarie del Cas (centro di accoglienza straordinario) o del Sai (Sistema di accoglienza e integrazione) da parte delle Prefetture medesime.

Gli oneri finanziari derivanti dall’Avviso trovano copertura sui fondi di cui alla contabilità speciale aperta ai  sensi dell’art. 4, comma 2, dell’O.C.D.P.C. n. 872/2022.

Il Presidente Toma ha detto ieri in Consiglio che la Regione è pronta a fare per intero la sua parte. Toma che in virtù dell’art. 2 comma 1 dell’Ordinanza n. 872 del 4 marzo 2022, è stato nominato Commissario delegato per il coordinamento dell’organizzazione del concorso del sistema regionale di protezione civile negli interventi e nelle attività di soccorso ed assistenza alla popolazione proveniente dall’Ucraina. Successivamente il Governatore e Commissario ha emanato il Decreto n. 21 del 23 marzo 2022, art. 1 comma 1 con il quale ha nominato quale soggetto attuatore per l’espletamento delle attività il Direttore pro tempore del Servizio di Protezione Civile della Regione Molise Manuel Brasiello;

Attraverso i soggetti attuatori, le Regioni possono reperire direttamente soluzioni di accoglienza temporanea presso strutture alberghiere o ricettive del territorio, ovvero avvalersi degli Enti locali in qualità di soggetti attuatori, ai sensi dell’art. 4, comma 1 della medesima Ordinanza. Va ribadito comunque che l’azione della Protezione civile regionale è supplementare rispetto a quelle del circuito Cas e Sai che è invece di diretta gestione delle Prefetture.

Saranno favorite le strutture territorialmente più vicine ai centri abitati e l’attività di accoglienza avrà durata fino alla conclusione dello stato di emergenza.