Omicidio Romina, la confessione dell’ex: “L’ho uccisa con le mani e col coltello che mi aveva regalato a Parigi”

Le dichiarazioni rese agli inquirenti da Pietro Ialongo la sera del fermo. Per un’ora e mezzo ha risposto alle domande dei pm. A casa aveva un quadernone su cui annotava le discussioni con la ragazza

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LATINA. Questa mattina, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, ha scelto la via del silenzio. Ma intanto emergono alcuni stralci della confessione fatta agli inquirenti da Pietro Ialongo, il 38enne arrestato per l’omicidio della sua ex, Romina De Cesare, 36enne di Cerro al Volturno. Tragedia che si è consumata nell’appartamento del centro storico di Frosinone, dove i due abitavano insieme.

A riportare alcuni passi delle dichiarazioni rese agli inquirenti nel corso del primo interrogatorio, durato circa un’ora e mezza, è ‘La Repubblica’.

“Abbiamo litigato per niente – ha detto – l’ho presa al collo, l’ho strattonata e l’ho ammazzata”.

A casa aveva addirittura un quadernone su cui annotava le discussioni con la ragazza, che dopo aver lavorato in una profumeria a Frosinone aveva trovato un lavoro in un bar. “Volevo far vedere quel quaderno ai miei genitori – ha riferito agli inquirenti – che hanno sempre sostenuto Romina”.

Avrebbe poi tormentato la 36enne quando tornava a casa dopo una serata con il nuovo compagno: “Le dissi che se le succedeva qualcosa la gente poteva pensare che era colpa mia, che se doveva stare in giro non doveva ubriacarsi e poteva tornare anche a un’ora meno tarda”.

“L’ho uccisa con le mani e alla fine con il coltello che mi aveva regalato a Parigi. Io avevo la mania da quando ero bambino di portarmi dietro il coltello – ha poi precisato – L’accoltellamento è avvenuto all’ingresso di casa, lei ha cercato di difendersi. Dopo averle stretto le mani al collo avendo visto che ancora respirava e temendo che mi avrebbe denunciato, ho deciso di darle delle coltellate. Forse è stato il modo in cui mi parlava ad avermi innervosito”.

Il 38enne ha quindi descritto i tentativi fatti, dopo aver ucciso la ex fidanzata nel loro appartamento in via del Plebiscito e dopo essersi dato alla fuga, per togliersi la vita. “Mi sono messo delle fascette al collo e ho iniziato a tagliarmi con il coltello sulle braccia – ha specificato – Mi sono buttato con la testa nel fiume Sacco”.