Categories: POLITICA & ATTUALITA'

Isernia, fatture dell’acqua tutte da annullare: il Pcl punta il dito contro il Comune

Di Clemente lamenta presunte violazioni della Carta dei servizi a scapito degli utenti: ricalcolare i costi a carico delle famiglie


ISERNIA. Le fatture idriche emesse dal Comune di Isernia a fine aprile con il supporto della società privata affidataria, cumulando in uno il biennio 2020/2021 “sono tutte da annullare poiché in violazione della Carta dei Servizi adottata dal Comune (con deliberazione n.19/2020)”.

Lo afferma il Partito comunista dei lavoratori con Tiziano Di Clemente, che  punta il dito contro l’amministrazione comunale accusandola di aver agito, in merito alle fatture dell’acqua, “esattamente come la precedente Giunta di destra”.

Tre i nodi principali: in primis un aggravio di prezzo in violazione dell’articolo 36 della Carta dei servizi, articolo che impone, a tutela dell’utente, che le fatture vengano emesse minimo per semestre sino a 100 metri cubi, poi per quadrimestre fino a 1000 metri cubi, poi per trimestre se superiore a 1000 mc.

“La furbata di emettere la fattura senza tale periodicità – accusa Di Clemente – atteso il cumulo annuale, fa scattare fasce superiori di prezzo a parità di consumo che altrimenti non vi sarebbero. Con l’ulteriore aggravio perché, abusivamente, le più elevate tariffe del 2021 vengono applicate anche per il 2020 nella stessa fattura (la fascia sociale scende da 55 mc a 36,5 mc). Ad esempio un utente di Isernia ha ricevuto la fattura 2020/2021 di euro 229,58: rifacendo i conti con la periodicità quadrimestrale e con le tariffe 2020, per il 2020 sono risultati ben 91 euro in meno da pagare. E si tratta di basso consumo individuale: pensate a consumi con famiglie più numerose! Peraltro a tale aggravio si aggiunge quello del cumulo di due anni insieme.

Ovviamente, a parte la giusta rivendicazione del rispetto della carta dei servizi, noi ci preoccupiamo dei ceti popolari”.

Secondo nodo: la questione degli indennizzi automatici da inserire in fattura ex articolo 61 e 63 della carta dei servizi, “a credito degli utenti, ignorata dal Comune. Le passate Giunte di destra – ancora Di Clemente – hanno fatto accumulare le bollette, sicché furono emesse tra il 2019 e il 2020, a raffica, fatture biennali per i consumi di ben sei anni, dal 2014 al 2019, tra l’altro incappando anche nella prescrizione (biennale e non più quinquennale) per tali canoni. Nell’aprile 2022 sono state emesse di nuovo cumulate le fatture 2020/2021.  Ritardi di fatturazione che, oltre a recare danno finanziario al Comune, creano disagi all’utenza e che devono perciò essere risarciti con indennizzi automatici proporzionati al ritardo”.

“Per le citate norme l’emissione va fatta entro 45 giorni dall’ultimo giorno del consumo periodico suddetto (bimestre, quadrimestre, trimestre); oltre tale termine spetta un indennizzo automatico all’utente pari a 30 euro se l’emissione è entro i 90 giorni, a 60 euro se è entro i 135 giorni, a 90 euro se oltre i 135 giorni. Ma neanche tali indennizzi automatici a credito/conguaglio dell’utente sono inseriti in fattura, e neanche per i pochi utenti che li hanno richiesti (noi abbiamo diffuso sin dal 2019 la più ampia informazione su tale diritto). E anzi hanno fatto maturare ulteriori indennizzi a credito degli utenti laddove il Comune ha omesso di rispondere ai reclami per eccepire quanto sopra (tutti perciò di 90 euro)”.

Per il Pcl “ciò pone anche una questione sociale sul chi ci guadagna laddove vi sono aggi da dare ad una società privata, nonché sulla stessa veridicità del bilancio comunale: entrate gonfiate come sopra da un lato, e uscite per indennizzi agli utenti non accantonate dall’altro”.

Terzo: per Di Clemente è evidente “l’assenza di trasparenza in violazione della Carta dei servizi. Nelle fatture non sono neanche indicate le deliberazioni comunali delle tariffe, né i siti ove consultarle, né le analisi dell’acqua e altro imposto dalla Carta dei servizi.  Insomma. su tale gestione, di fatto privatizzata, tutto continua sulla linea antisociale e poco trasparente della disastrosa Giunta di destra. Chiediamo pertanto – conclude – di rimuovere le suddette violazioni dei diritti degli utenti soprattutto per i ceti popolari e la nuova emissione delle fatture conformi alla Carta dei servizi”.

Pasquale

Recent Posts

Scuola ‘Alighieri’ di Ripalimosani, il Consiglio di Stato non accoglie la sospensiva: respinto il ricorso

A presentare l’istanza il Ministero dell’Istruzione, la Regione l’Usr Molise, che hanno deciso di impugnare…

10 ore ago

Campobasso, l’attesa ora è davvero finita: conto alla rovescia per la riapertura della Cattedrale

In programma due iniziative in vista del grande evento del 26 maggio CAMPOBASSO. Fedeli in…

11 ore ago

Omicidio di Santa Maria del Molise, perizia psichiatrica per Irma Forte: a settembre il verdetto

Il gup del Tribunale di Isernia ha affidato l'incarico al perito Teofilo Carmine Golia che…

12 ore ago

Laurea in Scienze della Formazione Primaria per Maria Scognamiglio

Il messaggio di auguri SANTA MARIA DEL MOLISE. Un giorno speciale e un traguardo importante…

12 ore ago

Nuoto, Molise Swim Cup: ottimi risultati per gli esordienti della Hidro Sport

La terza tappa si è svolta domenica scorsa VASTO. Domenica 19 maggio si è svolta…

13 ore ago

Musica e cabaret: pronto il calendario del Termoli Summer Festival

Numerosi e tutti da non perdere gli appuntamenti della seconda edizione. Si parte l'8 giugno…

13 ore ago