Nemmeno il tempo di provare a convivere col Covid e una nuova minaccia epidemica si staglia all’orizzonte. Questo almeno stando alle ultime dichiarazioni dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, che ha emesso il suo massimo livello di allerta per cercare di contenere l’epidemia di vaiolo delle scimmie, che ha colpito quasi 17mila persone in 74 Paesi. Lo ha annunciato il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Ho deciso di dichiarare un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale”, ha affermato durante una conferenza stampa, precisando che il rischio nel mondo è relativamente moderato a parte l’Europa, dove è alto.
Ghebreyesus, come riporta ‘La Repubblica’,ha spiegato che il comitato di esperti non è riuscito a raggiungere un consenso, rimanendo diviso sulla necessità di attivare il massimo livello di allerta. Alla fine, è spettato al direttore generale decidere.
“È un invito all’azione, ma non è il primo”, ha affermato Mike Ryan, responsabile delle emergenze dell’Oms, che ha affermato di sperare che possa portare a un’azione collettiva contro le malattie. Da inizio maggio, quando è stata rilevata al di fuori dei paesi africani dove è endemica, la malattia ha colpito più di 16.836 persone in 74 Paesi, secondo il Centro americano per il controllo e la prevenzione delle malattie.
“Anche se sto dichiarando un’emergenza sanitaria pubblica al momento di interesse internazionale, questa è un’epidemia che si concentra tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, in particolare quelli con più partner sessuali”, ha detto Tedros. “Ciò significa che questo è un focolaio che può essere fermato con le giuste strategie nei gruppi giusti”, ha aggiunto.
Sebbene il vaiolo delle scimmie sia presente da decenni in alcune parti dell’Africa centrale e occidentale, fino a maggio non era noto che scatenasse focolai di grandi proporzioni al di fuori dell’Africa né che si diffondesse tanto fra le persone. A maggio, però, le autorità hanno rilevato decine di focolai in Europa, Nord America e altrove.
A oggi, decessi per vaiolo delle scimmie sono stati segnalati solo in Africa, dove si sta diffondendo una versione più pericolosa del virus, principalmente in Nigeria e Congo. In Africa il vaiolo delle scimmie si diffonde alle persone principalmente da animali selvatici infetti come i roditori, in focolai limitati che in genere non hanno attraversato i confini. In Europa, Nord America e altrove, tuttavia, il vaiolo delle scimmie si sta diffondendo tra persone senza legami con animali né che abbiano fatto viaggi recenti in Africa. La massima esperta dell’Oms sul vaiolo delle scimmie, la dottoressa Rosamund Lewis, ha affermato questa settimana che il 99% di tutti i casi di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa sono stati rilevati in uomini e che il 98% di questi riguarda uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. Gli esperti sospettano che i focolai di vaiolo delle scimmie in Europa e Nord America si siano potuti diffondere per via sessuale in due rave in Belgio e Spagna.
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