Forza Italia con Antonio Tajani presenta la squadra: “Puntiamo al miglior risultato d’Italia”

A Campobasso i candidati all’Uninominale Claudio Lotito e Lorenzo Cesa, e i candidati al proporzionale Annaelsa Tartaglione, Nicola Cavaliere e Armandino D’Egidio. I temi della campagna elettorale, mentre nelle parole del presidente della Lazio un impegno per risollevare la squadra di calcio


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Elezioni Politiche, il coordinatore nazionale di Forza Italia Antonio Tajani a Campobasso, alla presentazione della lista di Forza Italia alle Elezioni Politiche.

Con lui i due candidati del centrodestra all’Uninominale, il presidente della Lazio Claudio Lotito, in corsa al Senato, il leader nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa, in corsa alla Camera e i candidati del partito al Proporzionale, l’assessore regionale Nicola Cavaliere, candidato per Palazzo Madama, la coordinatrice regionale azzurra e deputata uscente Annaelsa Tartaglione e il consigliere regionale Armandino D’Egidio, candidati al proporzionale. Nel pubblico e per un saluto dal banco dei relatori l’europarlamentare Aldo Patriciello.

Presenti Centrum Palace i vertici e gli amministratori di Forza Italia e del centrodestra, assente il governatore Donato Toma, in Dalmazia, impegnato con il comitato San Timoteo il coordinatore provinciale Francesco Roberti, a Milano Roberto Di Baggio.

“Una squadra con cui il Molise può salire in testa alle regioni del Sud e dell’Italia intera” ha detto Tajani, presentando i candidati, prima di toccare le questioni più calde. A partire dal problema del caro energia.

“La campagna elettorale deve andare avanti – ha detto Tajani – ma siamo pronti a sederci ad un tavolo con il presidente del Consiglio, per dare tutto il nostro contributo e portare le nostre proposte affinché si possano risolvere i problemi dei cittadini e delle imprese. L’Europa deve far ascoltare la propria voce sia con Gazprom, sia con il Ttf, la Borsa virtuale dove si decide il prezzo ad Amsterdam va chiusa, come si fa quando c’è un eccesso di rialzo o ribasso nelle altre Borse”.

Quindi un riferimento alla campagna elettorale già accesa. “Troppi italiani non vanno a votare, io non parlo male dei nostri avversari perché non sono gli insulti a risolvere i problemi degli italiani. Il pollaio della televisione allontana i cittadini dalla politica. Il vero nemico da sconfiggere è l’astensionismo”.

Al suo arrivo a Campobasso è stato bloccato dai tifosi del Campobasso. Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha subito affrontato il tema della squadra di calcio.

“Sarebbe troppo facile per me alimentare suggestioni – le sue parole in proposito – Posso dire comunque di essere a totale disposizione della collettività molisana, anche con un coinvolgimento diretto, per trovare le soluzioni migliori e riportare la squadra nel calcio che conta. L’ho fatto con la Lazio e l’ho fatto con la Salernitana, portandola dall’Eccellenza alla Serie A. Al Campobasso spetta un risarcimento per quanto accaduto nel 1987, con lo spareggio con la Lazio che condannò la squadra. Magari è arrivato il momento di dare qualcosa in cambio”.

Quindi la replica a chi, nel centrosinistra, ha sottolineato il tema dei candidati di fuori regione paracadutati in Molise.

“Non ho mai avuto paracadute – ha detto Lotito – Non sono di passaggio, voglio far diventare grande questa terra. Sarò un molisano adottato. Aprirò un ufficio qui e sarò qui ogni settimana per parlare con la gente, farò squadra per trovare soluzioni ai problemi e risposte alle istanze, confrontandomi con quanti vivono il territorio e lo vivono da più tempo di me. So di poter dare un contributo da imprenditore che conosce le conseguenze economiche e sociali delle scelte che si prendono”. Tra le questioni da affrontare al primo punto le infrastrutture, seguito dalla valorizzazione dell’immagine del territorio, partendo dal turismo, quello estivo, con la valorizzazione della costa, quello invernale, puntando sulle località sciistiche. Senza dimenticare l’enogastronomia.

Questioni affrontate anche nelle parole di Lorenzo Cesa. “Non sono molisano ma conosco benissimo questo territorio, in cui vengo da 30 anni – ha detto il leader dell’Udc – nei prossimi giorni mi trasferirò in regione, spero di visitare tutti e 136 i comuni del Molise, dove sarò anche nei prossimi cinque anni. Il tema del lavoro è centrale, voglio mettere a disposizione di questa terra la mia decennale esperienza parlamentare per dare risposte concrete, perché non servono parole ma fatti. La mia idea, la proposta che mi sento di condividere con questo territorio, dove sono candidato e dove sono di casa pur essendo romano – ha concluso – è la costituzione di una cabina di regia sul Molise, da la portare a Roma per affrontare e risolvere i tre maggiori problemi del territorio: viabilità, aree interne e spopolamento”.

Un pizzico di emozione nelle parole di Annaelsa Tartaglione, che da coordinatrice regionale ha presentato i candidati. E gli obiettivi. “Puntiamo ad ottenere il miglior risultato d’Italia – ha affermato – arrivando anche a una cifra a due zeri, al 20% come vuole il presidente Berlusconi. Vogliamo fare di Forza Italia il primo partito in Molise, come abbiamo già fatto alle precedenti Regionali”. Quindi, pur mettendo da parte le critiche sulle scelte imposte da Roma, un appello agli stessi candidati. “Vi chiediamo un impegno solenne a occuparvi del Molise, altrimenti verremo a tirarvi per le orecchie a Roma”.

Attenzione alle battaglie portate avanti dal centrodestra e da Forza Italia a livello nazionale e regionale nelle parole del consigliere Armandino D’Egidio.

“Personalmente non condivido questa legge elettorale, io sono per il proporzionale puro, con le preferenze – ha rimarcato Nicola Cavaliere – Sono in politica dal 1990, da sempre sostenitore della politica del fare, oggi tocca a tutti impegnarci per far vincere il centrodestra”.

Immancabile il riferimento alla questione cinghiali, “che non abbiamo potuto risolvere – ha affermato – perché il M5s ci ha preso in giro, pur con una posizione condivisa da tutte le regioni”. L’ultima riflessione di Cavaliere è sulla campagna elettorale, che sarà condotta con il metodo ‘classico’. Andando casa per casa, pure con l’obiettivo di ridurre l’astensionismo, a livello nazionale calcolato al 40%.

Carmen

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