Nella rete dei carabinieri un 30enne albanese che ha messo a segno numerosi colpi
AGNONE/ TRIVENTO. Ha un volto e un nome uno dei ladri che durante l’estate ha messo a segno numerosi furti in Alto Molise, a Trivento e nelle zone limitrofe. Ne sono convinti i carabinieri del Nor della Compagnia di Bojano, che hanno incastrato un 30enne albanese, senza fissa dimora e destinatario di ordine di espulsione dall’Italia.
L’uomo, abilissimo alla guida di bolidi di grossa cilindrata, ovviamente rubati, insieme ai complici ha generato scompiglio in Alto Molise. Già pregiudicato per questo tipo di reato, è stato denunciato perché ritenuto autore di numerosi furti, sia a Trivento che a Lupara.
L’indagine è partita (oltre dalle immagini delle telecamere stradali che di volta in volta i malviventi attivano con i loro transiti) dall’analisi di una mole indescrivibile di numeri che altro non sono che le celle telefoniche di Trivento e dintorni nei giorni dei furti (si provi ad immaginare quanti impegni ci sono nelle serate estive non tralasciando i transiti della Trignina).
Il certosino e paziente lavoro dei militari della Compagnia Matesina, coadiuvati dalla Sezione Anticrimine di Campobasso, ha permesso di evidenziare una utenza telefonica, tra le tante, che spesso si ripeteva negli orari ‘target’ e una volta appurato che non si trattava di un cittadino del posto, la si è seguita negli spostamenti, fino a giungere ad Agnone. Proprio lì i militari dell’Arma avevano fermato l’uomo dopo un inseguimento, non riuscendo nell’occasione ad addebitargli alcuna fattispecie di reato, ma hanno certificato il possesso delle utenze che solo successivamente sono state monitorate nelle celle acquisite dai carabinieri di Bojano.
L’attività investigativa è proseguita con l’intento di dare un volto ai diversi volti dei complici del ‘driver’.
