L'assemblea a Isernia

A Isernia l’assemblea del sindacato di polizia alla presenza del segretario generale nazionale Tiani, che ha espresso piena condivisione sulla stretta sui rave party


ISERNIA. Un confronto immediato con il governo sulle tante problematiche con cui i poliziotti devono fare i conti: mancato rinnovo dei contratti, niente adeguamento degli stipendi ma anche scarsa assistenza psicologica.

Questi alcuni dei temi affrontati oggi a Isernia nel corso dell’assemblea Siap, che si è tenuta in questura. I lavori sono stati introdotti da Antonio Pelle (segretario generale provinciale Siap Isernia). Al tavolo dei relatori anche il segretario generale regionale Marco Luigi Pace. Dopo i saluti del questore Vincenzo Macrì, la parola è passata al segretario generale nazionale Giuseppe Tiani.

Diverse, si diceva, le richieste del sindacato al governo Meloni. “La prima è che il governo ci deve incontrare – ha sottolineato Tiani – perché siamo parte della parte sociale che compone questo Paese. Le forze di polizia non sono un corpo estraneo al mondo del lavoro italiano. Per questo, agli incontri a Palazzo Chgi, quelli previsti con Cgil, Cisl e Uil, devono partecipare anche i sindacati di polizia. Tra l’altro lo prevede la legge e non solo la legge, perché siamo perfettamente integrati sia sul piano istituzionale, sia sul fronte dei diritti del lavoro. Non siamo più un corpo estraneo. L’epoca di Valle Giulia è superata, l’abbiamo lasciata alle spalle 50 anni fa. Serve il confronto. Il primo segnale che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni deve darci è quello di aprire un tavolo di confronto con gli esponenti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Questo il primo elemento. Il secondo è il rinnovo dei contratti di lavoro perché fa il paio con l’inflazione che ha superato il 12 per cento, per cui gli stipendi di tutti lavoratori e anche dei poliziotti hanno perso circa il 15 per cento del loro valore. Per questo il contratto 2022-24 va rinnovato. Il nostro è un contratto atipico, ha bisogno di un finanziamento aggiuntivo che è la specificità, vale a dire quei denari che servono per andare incontro alle esigenze dei cittadini: il turno di notte, quello di pomeriggio, i turni festivi”.

Non solo. Il sindacato chiede infatti anche “un piano straordinario di assunzioni di psicologi della Polizia per cercare di contrastare il fenomeno dei suicidi – ha detto ancora Tiani – che riguarda tutte le forze dell’ordine. Siamo nel range della media italiana, ma c’è un problema: noi possediamo un’arma. La vita umana per noi è sempre un valore così come la libertà”.

Proprio per questo motivo il sindacato ha accolto favorevolmente i recenti provvedimenti del nuovo governo, in particolare la stretta sui rave party. “Certamente – ha infatti sottolineato il segretario nazionale – non quelli che possono limitare la libertà, ma quelli mirati in posti o luoghi dove si commettono reati, come il consumo di droga o dove si riscontra il pericolo per le persone che occupano capannoni abusivi e quindi non idonei a ospitare tanti giovani. Mi riferisco ai rave party, ovviamente. Quindi la prima tutela che noi poniamo in essere è quella di salvaguardare anche chi ha violato le regole perché la vita è un valore”.

Poi le polemiche, strumentali ad avviso del segretario Tiani, sulla sicurezza. “Ogni volta che c’è la destra al governo – ha detto – la sinistra si scatena la sinistra che ha abbandonato il tema, non lo sente suo, non ha fornito alternative a una visione, un modello di polizia democratica, in linea con la storia di questo Paese, con la sua civiltà ed in linea con i valori occidentali ed europei”.

Deborah Di Vincenzo