Oggi l’incontro con i giornalisti e l’indicazione delle prime priorità individuate, partendo da sicurezza e legalità
CAMPOBASSO. “Sono arrivata ieri in Molise, accolta in una giornata di sole in un territorio bellissimo, fatto di gente seria ed operosa. Da irpina di origine mi sono sentita subito a casa”.
Queste le prime parole del nuovo prefetto di Campobasso Michela Lattarulo nel suo incontro con i giornalisti, in cui ha annunciato subito che le porte del Palazzo di Governo saranno sempre aperte, per i giornalisti e per i cittadini. Anche per dimostrare “che lo Stato c’è”.
I primi incontri con le istituzioni, avviati già nella giornata di oggi, le prime riunioni con lo staff della Prefettura, per essere informata sulle vertenze aperte in Molise. Quindi le prime priorità: sicurezza e tutela della legalità.
“Ho trovato un territorio molto ospitale – ha rimarcato il prefetto – con istituzioni pronte e recettive, con le quali sarà importante fare rete, con il massimo impegno ad affrontare le questioni aperte in maniera costruttiva”.
Tra le questioni legate alla sicurezza e alla legalità ci sono quelli del controllo del territorio, anche per mezzo della videosorveglianza, e dell’allarme causato dai tentativi di infiltrazione in Molise della malavita organizzata proveniente dalle regioni limitrofe. Temi che saranno tutti all’attenzione della Prefettura di Campobasso, senza dimenticare l’attenzione alle questioni sociali, che il prefetto Lattarulo ha evidenziato nel suo primo messaggio ai cittadini, quando ha parlato di vicinanza alle fasce più deboli e bisognose e della doverosa attenzione famiglie e alle imprese, provate dalla pandemia e dalla crisi economica.
C’è poi la questione dell’accoglienza. Tema che il prefetto conosce bene. “Fino a ieri ero al Ministero dell’Interno, Direzione centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo e mi occupavo di accoglienza di migranti – ha concluso – Tema che dovremo affrontare anche in Molise, dove non ci sono grandi numeri, ma l’accoglienza è dovere di tutti i territori e anche noi faremo la nostra parte”.
Carmen Sepede
