I consiglieri comunali di Popolari per l’Italia: “Presenteremo una mozione per ritirare e riformulare il bando”
CAMPOBASSO. “Serve trasparenza. Più volte abbiamo cercato di accendere un faro sul tema. Non siamo inquisitori e respingiamo al mittente le accuse di falsità”.
Queste le parole del consigliere comunale di Campobasso di Popolari per l’Italia Salvatore Colagiovanni, che insieme alla consigliera Carla Fasolino nel corso della seduta del consiglio comunale di questa mattina ha presentato un’interpellanza sul bando dell’impianto di tennis di Villa De Capoa.
“Presenteremo nei prossimi giorni una mozione per aprire un dibattito sui campi da tennis. Oggi abbiamo letto le carte e fatto delle domande, non capisco perché gli animi si siano accesi così – ha affermato Colagiovanni – Il lavoro dei consiglieri è quello di vigilare sulle buone pratiche. Oggi apprendiamo dalla voce del sindaco Gravina che una richiesta di scomputo ai fini di azzeramento del canone di 5mila euro è stata rigettata dall’amministrazione comunale. I consiglieri dovrebbero essere avvertiti durante le Commissioni, durante i Consigli per fare chiarezza. Non c’è da parte nostra nessun comportamento prevenuto” ha concluso il consigliere comunale di Popolari per l’Italia.
Sui 300mila euro previsti per l’efficientamento energetico dell’impianto è intervenuta la consigliera Fasolino.
“Quando l’amministrazione Battista ha affidato con il bando all’Associazione Tennis Campobasso e Molise Tennis Club vi era un progetto di 300mila euro con le coperture dei campi da tennis. Con il cambio di direttivo è stata presentata al Comune di Campobasso una nuova offerta commerciale che vedeva nel piano iniziale un progetto troppo ambizioso. Un piano presentato dalla stessa associazione, ma con un direttivo diverso. Nel nuovo progetto vengono totalmente abolite le coperture. Mi domando – ha sottolineato in conclusione Fasolino – perché vengano applicati due pesi e due misure. Le domande sorgono spontanee e come consiglieri abbiamo l’impegno di attenzionare le carte e di porci degli interrogativi”.
