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“Centrodestra imploso”: il Movimento 5 Stelle fa il punto in vista delle Regionali

Greco: “Sulla surroga terrorismo mediatico e strumentalizzazione. Assistiamo ad una royal rumble giudiziaria dei partiti di maggioranza”


CAMPOBASSO. “È evidente che ci sia stata una strumentalizzazione da parte soprattutto di alcuni soggetti politici sulla questione dell’eliminazione della surroga”.

Queste le parole del capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale Andrea Greco nel corso della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo D’Aimmo a Campobasso. Insieme a lui Angelo Primiani, Fabio De Chirico e Valerio Fontana.  

“Partiamo dagli aspetti politici. Il centrodestra, dopo cinque anni di attività percussiva del Movimento 5 Stelle, oggi possiamo dire che è definitivamente imploso, con i quattro partiti di maggioranza in cui i primi dei non eletti fanno causa agli eletti, in una sorta di royal rumble giudiziaria”.

“L’unico che non ha fatto opposizione all’eliminazione della surroga, Nico Romagnuolo, è stato nominato in maniera illegittima nel consorzio industriale Campobasso-Bojano. Un fatto valso un’indagine per otto componenti del centrodestra molisano” ha affermato Greco.

“A questo aggiungiamo che la nostra attività sulla sanità ha certamente indispettito l’azionista di maggioranza Aldo Patriciello che a sua volta si è messo contro tutta la maggioranza. Siamo riusciti nell’ambito del trasporto pubblico locale a far prendere posizione al più grande portatore d’interessi Giuseppe Larivera contro il centrodestra”.

“Una maggioranza che oggi si presenta all’appuntamento elettorale demolita a livello politico, anche e soprattutto per la questione della surroga. Smentiamo la prima grande bugia a riguardo – ha proseguito il capogruppo 5S – L’eliminazione della surroga non è mai stata dichiarata incostituzionale. L’emendamento è pienamente in vigore, pienamente legittimo, esplica i suoi effetti e ci permetterà di andare al voto senza un meccanismo perverso che permette di avere in consiglio regionale delle porte girevoli dove le persone entrano ed escono a piacimento del presidente regionale di turno. Questa sì che era una lesione di qualsiasi principio democratico”.

“Quella norma, che oggi molti si sono affannati a commentare, fu una legge porcata voluta dal governo di centrosinistra a trazione Vincenzo Niro, perché le cose vanno dette per quelle che sono, a quattro mesi dal voto. Una legge scritta per impedire che il Movimento 5 Stelle vincesse le elezioni”.

“Sulla questione risarcimenti, questa sentenza non dà il diritto di risarcimento immediato per Antonio Tedeschi e Filoteo Di Sandro. La Cassazione stabilisce un principio che dovrà poi essere quantificato da un Giudice ordinario che dovrà stabilire il danno eventuale, ancora da quantificare e addirittura da accertare. L’indennità di un consigliere regionale è composta da indennità di carica, di funzione e spese di rimborso mandato. Di queste tre voci toccherà vedere, in seguito ad altri tre gradi di giudizio, eventuali risarcimenti e danni, tutti però da quantificare”.

“In tutto ciò, se queste persone dovessero essere elette, avere una causa contro l’ente è motivo di ineleggibilità – ha sottolineato – Tutto il terrorismo mediatico che è stato fatto dai consiglieri surroganti non trova dunque appiglio politico e giuridico, perché ad oggi le condizioni per questo disastro economico per la Regione che annunciano sono inesistenti”.

Sul Partito democratico, infine, nonostante la lampante soddisfazione dei rappresentanti del M5S per l’elezione di Elly Schlein a neo segretaria dem, scelta che sicuramente potrà aprire le porte ad un dialogo con Giuseppe Conte, Andrea Greco non si lascia sfuggire una stoccata alla capogruppo del Pd in consiglio regionale, Micaela Fanelli.

“Voglio dire una cosa a chiare lettere a Micaela Fanelli del Partito democratico, che si è affannata immediatamente con una bulimia comunicativa sorprendente. Non comprendo il continuo atteggiamento di rivendicazione di una sorta di illibatezza, di essere sempre e comunque i migliori. Un atteggiamento che non collima con un’alleanza politica sulla quale si sta ragionando. Credo non sia giusto minare ogni giorno il dialogo politico che sta andando avanti”.

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