L’iniziativa ricade il 24 maggio in base allo statuto Aito. Il nuovo consiglio direttivo regionale incontra soci e studenti


CAMPOBASSO-ISERNIA. Il 24 maggio, in base all’art.25 dello statuto Aito, ricorre la ‘Giornata Nazionale del Terapista Occupazionale’, figura sanitaria appartenente alla classe riabilitativa delle professioni sanitarie, regolamentata dal DM 136/97.

La terapia occupazionale è prevista nel trattamento di tutte le patologie che portano a limitazioni nelle attività quotidiane. Il terapista occupazionale interviene nell’ambito della prevenzione, cura e riabilitazione, rivolgendosi a soggetti di tutte le età, con disabilità e non attraverso l’uso terapeutico delle occupazioni della vita quotidiana che hanno lo scopo di favorire o migliorare l’autonomia e la partecipazione della persona nei diversi contesti personali e ambientali.

I Terapisti Occupazionali utilizzano la propria conoscenza sulla relazione transazionale tra persona, impegno della persona in occupazioni e ambiente, per poter: 

  • promuovere la salute e il benessere, migliorando la qualità di vita della persona
  • fare valutazioni e progettare, insieme all’equipe multidisciplinare, i piani di intervento abilitativi/riabilitativi basati sull’occupazione, utilizzando attività espressive, manuali-rappresentative, ludiche, della vita quotidiana sia individuali che di gruppo
  • effettuare un ragionamento clinico e professionale ed intervenire attraverso una pratica centrata sul cliente, basata sull’evidenza
  • favorire il recupero di strutture e funzioni finalizzate al reinserimento, all’adattamento e alla integrazione dell’individuo nel proprio ambiente personale, domestico e sociale
  • proporre modifiche all’ambiente di vita della persona
  • partecipare alla scelta e all’ideazione di ortesi unitamente o in alternativa a specifici ausili
  • incentivare azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività 

Sono sempre più numerose le prove dell’efficacia dell’intervento del terapista occupazionale, che spaziano, per citarne alcune, dalla diminuzione dei tassi di declino funzionale,  alla riduzione del rischio cadute e della paura di cadere e al conseguente abbassamento dei costi degli infortuni da caduta, diminuzione del rischio di istituzionalizzazione e di mortalità, il maggior grado di recupero nelle occupazioni di cura di se, miglioramento della salute mentale, all’importanza delle attività significative durante il percorso riabilitativo.

Il terapista occupazionale è presente nelle linee di indirizzo e nei PDTA di varie patologie, cosi come citato nelle raccomandazioni di varie LG pubblicate dal SNLG e in diverse buone pratiche, come quella pubblicata nel 2018 dalla Fondazione GIMBE sul Parkinson nella quale è sottolineato anche il fatto che l’accesso ad alcuni servizi è limitato in alcune regioni a causa della carenza di figure.

Sono infatti ancora troppo pochi i Terapisti Occupazionali in Italia. Il Molise ne conta solo 8 e alcuni di questi professionisti, a causa della poca conoscenza della professione in regione, sono costretti a lavorare altrove, compromettendo la garanzia del diritto alla salute (art.32 della Costituzione) che vede il Molise sempre più penalizzato.

Si ricorda a riguardo che esclusivamente il diploma universitario di terapista occupazionale, conseguito ai sensi dell’art 6, comma 3, del d.leg 30.12.1992, n. 502, e successive modificazioni, abilita all’esercizio della professione  (DM 136/97) e che, per svolgere questo lavoro occorre essere iscritti nell’Albo dedicato all’interno dell’Ordine TSRM e PSTRP o nell’elenco speciale ad esaurimento. Attraverso la funzione “ricerca iscritti”, sul sito tsrm-pstrp.org è possibile verificare l’iscrizione della persona che pratica la terapia occupazionale. In caso di assenza di nominativo la persona sta svolgendo esercizio abusivo di professione.

È possibile diventare Terapisti Occupazionali attraverso il conseguimento della laurea in Terapia Occupazionale ed il superamento dell’esame di abilitazione. Il piano di studi è caratterizzato da più di 1500 ore di tirocinio e da materie scientifiche, mediche, psicologiche e discipline riguardanti la professione. I corsi di laurea si trovano a Milano, Pavia, Bolzano, Padova (con sede a Conegliano), Reggio Emilia, Chieti, Roma e Catania (con sede a Troina). 

Per maggiori informazioni www.aito.it