Il gruppo di Lamezia Terme, guidato dal presidente Umberto Caruso, ha visitato la regione e le sue meraviglie restandone incantato


CAMPOBASSO-ISERNIA. “Abbiamo assistito ad uno spettacolo unico, memorabile, emozionante!”. Così si apre la lettera aperta che sa anche un po’ di recensione e di racconto scritta da Umberto Caruso, presidente dell’associazione culturale ‘Felice Mastroianni’ di Lamezia Terme. Qualche mese fa il suo gruppo hanno deciso di raccogliere l’invito di Carmen D’Antonino, critica d’arte e nota operatrice culturale del territorio molisano. L’esperienza che ne è scaturita è raccontata da Caruso nel testo che riportiamo di seguito.

“L’associazione Culturale ‘Felice Mastroianni’, che io presiedo, qualche mese fa decise di accogliere l’invito in Molise della nostra amica, la dottoressa Carmen D’Antonino. Una regione piccola, di cui si sente parlare poco, la meno visitata dai turisti, tutto questo però non ha scalfito la nostra determinazione a visitarla, confortati pure dalla nostra amica che ha programmato per noi l’aspetto dell’accoglienza, ha consigliato gli itinerari ed ha provveduto ad assegnarci le guide dell’associazione ME.MO Cantieri Culturali che avrebbero dovuto assisterci nelle visite ai luoghi previsti. Abbiamo raggiunto Isernia nel primo pomeriggio di venerdı̀ 23 giugno e cosı̀ abbiamo iniziato il nostro tour molisano. Splendidamente accolti nel Grand Hotel Europa siamo stati proiettati in una dimensione magica, da fiaba. Abbiamo vissuto la favola da moderni Peter Pan con i suoi Bimbi Sperduti, guidati da ben tre fatine Trilli nelle meraviglie della ‘Regione che non c’è’.

Isernia è stata ovviamente la prima meta da esplorare e mirabilmente illustrata dalla nostra dottoressa Cèline D’Agostino. Un vero gioiello, dalla nobile storia che s’intreccia con quella del fiero popolo Osco-Sannita. Abbiamo ammirato la Cattedrale, il caratteristico Campanile, la Fontana Fraterna, le strade belle, pulite, ben tenute, abbiamo avuto anche modo di visitare la bella Galleria Petrecca.

Con la dottoressa Celine D’Agostino si è subito creata, grazie alla sua cortesia e disponibilità, una sintonia tale che ne lei ne noi ci siamo resi conto di essere andati ben oltre le circa due ore programmate insieme. E cosı̀ si è fatta presto ora di cena, attesi dall’eccezionale ristorante dal curioso nome “Nonna sul comò”. Ambiente accogliente, gestito da personale molto professionale ed affabile e, soprattutto, caratterizzato da una cucina che ha trovato d’accordo la maggior parte di noi nel giudicarla eccellente.

Anche la giornata di sabato ci ha riservato splendide accoglienze. La dottoressa Carmen D’Antonino ci ha accompagnato personalmente nella vasta area dell’Abbazia di San Vincenzo al Volturno, facendoci vivere, più che visitare, la Chiesa tuttora attiva, i resti archeologici dell’antica Abbazia, e persino le vicine, affascinanti ed impetuose cascate sul Volturno.
Dopo San Vincenzo al Volturno, ci siamo trasferiti sulla costa, a Termoli, accompagnati dalla bravissima dottoressa Amalia Di Marzo. Una passeggiata di poche ore, un assaggio gustoso di una cittadina veramente meritevole e gradevole.

La visita breve ma molto soddisfacente ci ha consentito di arrivare ben rilassati al nostro ultimo appuntamento isernino: la cena al ristorante Nabucco. Un buon ristorante, buoni ambienti, buon cibo. La mattina di domenica, lasciato l’albergo, salutata la nostra carissima amica Carmen, siamo partiti per il rientro facendo una prima tappa programmata al sito archeologico di Altilia Sepino. Anche qui la dottoressa D’Antonino ci ha affidato all’assistenza della guida Cèline. Ottima scelta sia per la continuità espositiva tra cose dette ad Isernia e le cose viste “in situ”, sia per il feeling che si era già creato tra noi.

Un sito archeologico suggestivo e di grande interesse. Non potevamo chiudere meglio la nostra esperienza molisana. Salutata Cèline riprendiamo il nostro viaggio con tappa successiva a Benevento ed infine rientro a Lamezia Terme. Qui ci siamo destati dalla nostra favola. La Nave Pirata altro non era che il nostro pulmino turistico, nessuno di noi era né Peter Pan, né un Bimbo ne tantomeno Sperduto. Ma tutti, all’unanimità (per nulla scontata) abbiamo concordato che il Molise è una regione che c’è, eccome! Una regione piccola sı̀, ma con storia, cultura, siti sia antropici che naturali di tutto rispetto che non ha nulla da invidiare a Regioni più blasonate, ma soprattutto popolata da belle persone. Tutte cose che sono riuscite ad assimilare ad una magica favola quello che doveva essere un “normale” viaggio di piacere. Ringrazio, anche a nome dei miei compagni di viaggio, le persone che hanno reso gradevole, confortevole ed unica la nostra permanenza in Molise.

Ringrazio in particolare le guide, la dottoressa Celine D’Agostino e la dottoressa Amalia Di Marzo. Soprattutto ringrazio l’amica dottoressa Carmen D’Antonino e l’associazione ME.MO Cantieri Culturali. Abbiamo trovato persone non solo preparate, ma anche ben motivate e che effondono passione per il proprio lavoro e per la propria Terra. Persone che mostrano, ancora, un’entusiasmante propensione a progredire e migliorare la loro offerta di “Sapere”. Non solo conoscenza, quindi, ma anche gusto per le cose conosciute. Non posso che farvi i miei, anzi, i nostri complimenti ed i migliori auguri per una crescita virtuosa della vostra Associazione e del vostro adorabile Molise”.