Il mondo saudita, a suon di stipendi faraonici, ha iniziato ad attrarre talenti da tutte le parti del pianeta. E anche i più blasonati non resistono al richiamo d’Oriente


di Matteo Mongiello

ROMA. Dal precursore Cristiano Ronaldo a Gennaio fino all’ultimo arrivato Seko Fofana: è ufficialmente scattata l’ ‘ArabiaMania’ per molti grandi campioni del calcio europeo. Cristiano Ronaldo, nella prima conferenza con la maglia dell’Al-Nassr, aveva speso parole ‘al miele’ sul campionato arabo, convinto che quest’ultimo sarebbe diventato tra i più prestigiosi in pochissimo tempo e, a solo sei mesi dalla quasi utopistica dichiarazione del fenomeno portoghese, il mondo saudita – a suon di stipendi faraonici- ha iniziato ad attrarre talenti da tutte le parti del pianeta.

Prima dell’arrivo di CR7 il campionato saudita presentava solo pochissimi nomi protagonisti in Europa- ad esempio l’ex Bayern Monaco Luiz Gustavo o lo spagnolo Christian Tello, talento della cantera del Barcellona, con un passato in Italia alla Fiorentina.

Il punto di svolta della Saudi Pro League è arrivato al termine di questa stagione calcistica – intervallata da un mondiale asiatico e terminata con il trionfo della Champions da parte di una proprietà araba- quando, nel bel mezzo delle meritate vacanze per i calciatori, gli sceicchi dell’Al-Nassr, Al-Hilal, Al-Ahli e Al-Ittihad hanno portato nel continente europeo nuovi contratti e valigette piene di soldi, da proporre ai club proprietari dei giocatori sui quali era ‘cascato l’occhio’, con offerte neanche lontanamente raggiungibili per qualunque società europea volesse almeno provare a concorrere per ottenerne le prestazioni.

Ad ‘aprire le danze’ è stato l’Al-Ittihad nel mese di giugno piombandosi sul pallone d’oro Karim Benzema – in scadenza di contratto con il Real Madrid- con un offerta monstre di 200 milioni netti a stagione per due anni che ha facilmente convinto il talento francese a trasferirsi all’età di 35 anni e a concludere lì la carriera, dopo aver dominato la scena internazionale e aver vinto tutto ciò che si potesse vincere.

A distanza di pochissime ore è toccato a N’Golo Kante essere ammaliato dall’offerta del club saudita, arrivata a toccare oltre i 100 milioni di euro annui includendo diritti di immagine e accordi commerciali, e per il trentaduenne francese è risultato impossibile rifiutare, visti anche i problemi fisici che lo hanno attanagliato per una stagione intera facendoli perdere il mondiale, oltre che valore sul cartellino , ma a quanto pare non per l’Al-Ittihad ,desideroso di bissare la vittoria del titolo dopo il trionfo nella stagione appena terminata con questi due innesti.

La risposta della seconda in classifica , l’Al-Nassr di Ronaldo, non si è fatta attendere e dopo una lunghissima trattativa con l’Inter – con il Barcellona sullo sfondo ma economicamente più debole- Marcelo Brozovic approderà in Arabia guadagnando più del quadruplo di ciò che percepiva in nerazzurro , passando dai 6.5 milioni ai 26 a stagione, cifre insormontabili per qualsiasi club italiano e non solo.

Ad affiancarlo in mediana e pronto a mettere davanti alla porta Cristiano Ronaldo ci sarà il nuovo acquisto Seko Fofana , fresco di qualificazione in Champions con il Lens e vecchia conoscenza del calcio italiano con la maglia dell’Udinese; il classe ’95 dopo tre stagioni in Francia ha deciso di accasarsi a Riad facendo guadagnare al Lens una cifra intorno ai trenta milioni di euro.

A rinforzare la cerniera di centrocampo ci ha pensato anche l’Al-Hilal , arrivato in Europa con obiettivi ben precisi e tornato in patria con due nomi di caratura mondiale e oramai osservati costantemente in ogni sessione dal Manchester United, stranamente però troppo debole per strappargli agli emiri; il primo profilo è il portoghese Ruben Neves che abbandona l’Inghilterra dopo sei anni, dichiarando che la sua è stata prettamente una scelta di carattere economico, non nascondendosi come altri suoi colleghi dietro al progetto e guadagnando anche lui oltre venti milioni annui.

Il colpo che ha creato più scalpore nella campagna acquisti dell’Al-Hilal riguarda ancora una volta un club italiano; nonostante il desiderio di Milan e Juventus, alla fine Sergej Milinkovic-Savic ha ceduto e ha chiesto al presidente Lotito di lasciarlo partire destinazione Arabia, dove guadagnerà venti milioni fino a giugno 2026 e raggiungerà un’altra vecchia gloria del nostro campionato, Kalidou Koulibaly, alla ricerca di riscatto dopo l’esperienza breve e negativa al Chelsea che lo ha lasciato partire a cuor leggero, incassando 25 milioni di euro.

A completare il quadro delle squadre venute a ‘fare compere’ in Europa troviamo l’Al-Ahli, deciso a puntare su due campioni d’Europa; il primo è Edouard Mendy, portiere protagonista della magica cavalcata del Chelsea di due stagioni fa ma che, oramai, era stato relegato come riserva di Kepa, rendendo più facile l’addio in direzione arabia del trentunenne senegalese.

Ad accompagnare Mendy c’è Roberto Firmino, attaccante di primissimo livello, che avrebbe ‘fatto gola’ a moltissimi top club europei, ma che ha preferito abbandonare il palcoscenico di Anfield da idolo delle masse per la nuova esperienza Saudita, incassando anche lui venti milioni a stagione.La morsa dei magnati non sembra però allentarsi, con sempre più giocatori tentati dalle proposte economiche e dal fascino di una nuova esperienza in una Saudi Pro League sempre più vicina all’assomigliare ad una Superlega, tanto criticata ma alla quale sembra proprio non potremo fare a meno.