Situazione difficile soprattutto per chi opera nell’edilizia, nel settore agricolo nelle fabbriche e sui cantieri stradali. Appello della Cgil: “Segnalate situazioni di pericolo”


CAMPOBASSO/ISERNIA. L’ondata di caldo tropicale che da giorni ormai sta interessando il Molise riaccende i riflettori sui rischi che si corrono sul posto di lavoro a causa delle temperature elevate che possono essere pericolose per la salute.

A porre l’accento sulla questione è la Cgil Molise che “e esprime vicinanza ed esorta a mantenere alta l’attenzione nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici per l’ondata straordinaria di calore che aumenta i rischi sulla salute in maniera generalizzata. In questi giorni, sono arrivate segnalazioni di situazioni difficili da tanti posti di lavoro per via delle alte temperature e che purtroppo, in tutta Italia, hanno provocato tanti malesseri e, purtroppo, anche morti sul lavoro”.

“Il nostro pensiero è rivolto – scrive il segretario generale Cgil Molise Paolo De Socio – ai lavoratori e alle lavoratrici di tutti i settori e, in particolare, a coloro che operano nei settori a maggiore rischio: nell’edilizia, in agricoltura, nelle fabbriche, nei cantieri stradali. In tanti, troppi, luoghi di lavoro non vengono applicate le regole minime di sicurezza e questo crea una diminuzione dell’attenzione che porta a situazioni estreme di pericolo e quindi ad una minore sicurezza per tutti e tutte. Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici e i nostri delegati e delegate nei posti di lavoro molisani nel continuare a segnalare situazioni di pericolo, a richiedere le necessarie modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro e se necessario a lavorare ad una rimodulazione degli orari e dei turni ricordando che, in situazioni estreme, è possibile richiedere anche la cassa integrazione ordinaria.
Purtroppo ancora oggi ci sono migliaia di lavoratori e lavoratrici che lavorano spesso con orari improponibili, con paghe basse, nel precariato,
con il freddo e con il caldo opprimente che non si risparmiano mai pur di portare avanti il nostro Paese ed è inaccettabile lasciarli morire. Per questo lanciamo un invito anche agli organi di controllo preposti per intensificare le ispezioni e di essere al fianco delle persone che rischiano di diventare l’anello più debole di un iniquo sistema produttivo”.