I familiari dei defunti evidenziano le tante criticità all’interno della struttura e chiedono alla Curia interventi immediati


ISERNIA. Sit-in di protesta questa mattina al cimitero di Isernia. Sul piede di guerra i familiari dei defunti sepolti nella cappella di Santa Chiara che hanno organizzato la manifestazione per denunciare le condizioni di degrado in cui versa la struttura.

“Ci sono infiltrazioni di acqua da una parete che, durante l’inverno, provocano anche allagamenti. Su quella parete le luci votive sono spente, ma sulle altre pareti ci sono i fili, scoperti, della corrente elettrica” hanno spiegato i manifestanti.

La Cappella di Santa Chiara è di proprietà della Curia, a cui più volte i familiari si sono rivolti. “Più volte ci siamo rivolti alla Curia – è stato evidenziato durante il sit-in, ma siamo rimasti inascoltati. E le problematiche con l’andare avanti del tempo sono peggiorate. Qualche anno fa ci siamo rivolti anche a i vigili del fuoco che, a seguito di un sopralluogo posero i sigilli, perché la cappella era inagibile, ma poi dopo qualche giorno queli sigilli sparirono”.

Istanze dunque rimaste inascoltate e per questo i familiari dei defunti tornano a chiedere soluzioni, rivolgendo il loro appello alle istituzioni affinché si proceda, prima dell’inverno, con i lavori necessari per non peggiorare ulteriormente la situazione. “Secondo la Curia – hanno evidenziato infine i manifestanti – è necessario anche l’intervento del Comune di Isernia perché – l’acqua arriva da un terreno di proprietà dell’ente”.