PIZZONE. Continua la mobilitazione di cittadini, associazioni e istituzioni contro il progetto di potenziamento della centrale idroelettrica di Pizzone. Tra essi anche il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise che ha espresso il proprio parere negativo con una nota trasmessa, lo scorso primo settembre, al Ministero dell’Ambiente e a tutti gli altri soggetti interessati.
Nel documento è stata comunicata – spiega il Pnalm – “l’assoluta improcedibilità dell’istanza, presentata da parte della società di produzione elettrica, per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale del progetto. L’entità, i lavori previsti per la sua realizzazione e la stessa natura dell’opera proposta sono tali da rendere l’intero progetto assolutamente incompatibile con le esigenze di conservazione di una delle porzioni di territorio più pregiate e incontaminate del Parco”.
Il Parco, a sostegno della propria tesi, riporta quelle che ritiene essere “solide motivazioni giuridiche”. Ecco quali:
“Alla luce di quanto rappresentato, anche formalmente – ha dichiarato il Presidente del Parco Giovanni Cannata – non ci resta che ribadire, visto lo stato attuale delle problematiche ambientali, che urge sempre più dare senso pieno e dignità alla parola sostenibilità, intendendola nella sua accezione più forte e olistica, senza previsione alcuna della piena sostituibilità tra capitali ambientale, economico e sociale. Un risultato al quale è possibile dare seguito solamente attraverso decisioni nette e azioni programmatiche chiare”.
Tra le voci del coro, anche il WWF che, a sostegno del ‘no’, riporta anche la voce degli orsi.
“La ricchezza e la varietà di semi e frutti ben riconoscibili nel documento, – afferma l’avvocato e presidente dell’associazione Giuseppina Negro – testimonia che laddove Enel vuole distruggere boschi, costruire cantieri e scavare gallerie gli orsi hanno trovato fino ad oggi cibo in abbondanza: fichi, olive, susine, uva, corniole, rose canine… Cibo perfetto per mettere su il grasso necessario per trascorrere l’ibernazione, in una delle tante grotte di Monte Mattone, proprio la montagna su cui sorge Pizzone e che Enel vorrebbe traforare da entrambi i versanti per alloggiare una nuova potente centrale idroelettrica. Sei anni di lavori dell’Enel proprio non li potremmo sopportare, è il messaggio degli orsi – ancora Negro – Esplosioni, polveri sottili, viavai di camion sono incompatibili con il nostro stile di vita. Enel dice che potremmo pur sempre spostarci… Ma dove andremmo? Siamo pochi, tra noi ci sono mamme con figli, anziani… Siamo molto legati a quest’area, ricca di ghiande, faggiole e di grotte, e che anche il Parco ha definito ‘di eccezionale valore ambientale’. Vi preghiamo, – concludono gli orsi, – non cacciateci anche da qua!”.
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