L’ex attaccante della Sangiustese ed ex osservatore di Perugia e Ascoli ha incontrato ufficialmente la stampa regionale per presentarsi


CAMPOBASSO. È ufficialmente l’inizio della “puntata numero due”, come l’ha definita il vicepresidente rossoblu Nicola Cirrincione oggi pomeriggio – 17 ottobre – durante la conferenza stampa all’Avicor Stadium Selvapiana di Campobasso. Sergio Filipponi, nuovo direttore sportivo dell’Fc Campobasso, è arrivato sabato scorso in città e oggi ha incontrato ufficialmente la stampa regionale per presentarsi.

Obiettivi, sensazioni e pianificiazioni per i Lupi, in questo momento dove si deve ripartire e con una decisione tutta nuova. Filipponi, ex attaccante della Sangiustese di Pantanetti ed ex osservatore di Perugia e Ascoli, ha espresso impressioni positive sulla società, la squadra e la piazza molisane. “Da subito ho avuto un’ottima impressione – ha detto – e mi preme sottolineare la grande attenzione e disponibilità da parte della proprietà del Campobasso. Il presidente e il vice presidente hanno immediatamente messo sul tavolo la loro disponibilità a fare il massimo per questa squadra. Per un dirigente questo aspetto è fondamentale. Poi l’atmosfera di calcio che si respira a Campobasso mi ha molto colpito. Sono entusiasta di tutto questo, gli ingredienti per fare e fare bene, ci sono tutti”.

Filipponi ha già avuto modo di incontare la squadra e vederla giocare domenica, contro il Senigallia, e ne ha tracciato un quadro positivo. Il gruppo c’è, ed è una sensazione emersa chiara in questi pochi giorni. Per il diesse sarà “dal campo che capirò anche io chi merita Campobasso perché, lo ribadisco, per me lavorare per questa piazza è un privilegio”.

In Serie D, il dirigente ne è convinto, “si deve correre, è un campionato dove si deve fare gruppo, dove tutte le partite sono difficili”. Ci vuole lavoro sodo, a partire da una “vita sana, spesso sacrificata ma rispettosa delle regole, degli allenamenti, delle indicazioni”. Solo così si possono ottenere i risultati attesi. “Ovviamente – aggiunge Filipponi – i giocatori di qualità sono quelli che ci permetteranno il salto”.