Le parole del governatore abruzzese che, in una intervista, auspica accordi più strutturati per affrontare le criticità che attanagliano entrambi i territori


L’AQUILA/CAMPOBASSO. Abruzzo e Molise insieme per affrontare questioni strategiche per lo sviluppo dei territori quali ospedali di confine, aeroporto e autorità portuale, ma anche recupero della Trignina.

A lanciare l’ipotesi di una collaborazione ‘strutturata’ tra le due regioni è il governatore abruzzese Marco Marsilio, in una intervista rilasciata a Telemolise e riportata dall’Ansa nei suoi tratti salienti.

“In ogni territorio di confine – afferma – si rende necessaria qualche forma di cooperazione per arrivare dove l’offerta sanitaria è più vicina, più comoda, più sicura.

Questo vale a maggior ragione per le regioni piccole, come l’Abruzzo e il Molise, dove all’interno dei propri singoli territori si fa fatica ad avere i numeri sufficienti per tenere aperti determinati reparti. Per questo stiamo lavorando, proprio in queste settimane, insieme alla Regione Molise per formalizzare degli accordi. Vogliamo fare in modo che questa collaborazione possa essere messa a regime, formalizzata in maniera chiara, cercando anche di ottimizzare i costi, le risorse e le energie in modo tale che l’offerta sanitaria per i cittadini abruzzesi e molisani sia sempre migliore di quanto non sia stata in passato”.

Marsilio parla poi dei porti: “L’inserimento di Vasto nell’autorità di sistema portuale avvicina anche una collaborazione con il Molise, anche se Termoli al momento ha avuto la stessa promozione di Vasto, ma è stata collocata all’interno dell’Autorità portuale di Bari. Io non dispero, a noi piacerebbe poter ragionare insieme, mettendo in sinergia la portualità molisana e quella abruzzese, lo ritengo più naturale”.

Infine, una battuta sul tema delle strade, ‘croce’ per entrambe le regioni: “Il divario infrastrutturale tra la costa adriatica e soprattutto le aree interne della costa adriatica e il resto d’Italia è troppo forte e lo dobbiamo colmare – osserva – Io ho promosso una azione di sindacato territoriale insieme a Molise, Marche e Puglia per fare in modo che questa area geografica dell’Italia adriatica centro-meridionale possa essere ascoltata di più sui tavoli nazionali”.