Oggi in Consiglio regionale il confronto sul mezzo dell’Asrem rimasto impanato sulla neve e su quello che trasportò un dirigente medico fino all’ospedale di Pescara. La replica dell’assessore Iorio


CAMPOBASSO. Consiglio regionale, scontro sulla sanità per l’utilizzo di due ambulanze. Quella che dall’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia, a fine novembre 2023, doveva trasportare un paziente al ‘Cardarelli’, ma che rimase bloccata nella neve perché non aveva pneumatici termici. E quella che trasportò un dirigente medico, con frattura di malleolo, da Tappino fino all’ospedale di Pescara.

A sollevare la questione in Consiglio regionale, oggi in riunione per il ‘question time’, i consiglieri del M5s Andrea Greco e Angelo Primiani, che hanno interrogato l’assessore Michele Iorio, dicendosi insoddisfatti della risposta del titolare della delega alla sanità.

Sulla base della relazione fornita dall’Asrem Iorio ha dichiarato che l’ambulanza partita dal ‘Veneziale’ per Campobasso era l’unica appropriata, delle tre disponibili, in relazione alle condizioni del paziente, ma non aveva le gomme da neve. Oltre ad avere un finestrino rotto perché era stata coinvolta in un incidente. Tutto questo, ha però precisato, non ha provocato problemi al paziente.

Ricostruito anche il caso del dirigente dell’ospedale ‘San Timoteo’, che a Campobasso per un corso di aggiornamento cadde e riportò una frattura al piede. Dal pronto soccorso la richiesta di ricovero in Ortopedia, quindi la replica del medico che dichiarò che si sarebbe recato all’ospedale in autonomia all’ospedale di Pescara, dove però arrivò con un’ambulanza dell’Asrem. Ma solo perché, precisò dopo, aveva avuto un malore. Sull’accaduto, ha comunque puntualizzato Iorio, l’Asrem è intervenuta “attivando le verifiche, sia dal punto di vista giuridico che organizzativo, investendo la Commissione di disciplina per quanto riguarda l’uso dell’ambulanza”.

“Episodi che dimostrano cosa succede se si hanno conoscenze e che rappresentano la deriva del sistema sanitario regionale – ha dichiarato Primiani – Un comportamento inaccettabile in considerazione che tanti cittadini molisani, che invece non hanno conoscenze, sono costretti a fare file interminabili per poter fare visite mediche o sottoporsi a esami strumentali”.

“Non abbiamo avuto risposte – ha invece affermato Greco – avevamo chiesto di far luce sulla situazione dell’ospedale ‘Caracciolo’ di Agnone, sui tempi di attivazione della Tac, sulla situazione delle sale operatorie, per cui sono stati spesi 500mila euro, sulla dialisi e sul laboratorio analisi. La nostra è la preoccupazione di un’intera area geografica, quella dell’alto Molise e dell’alto vastese. A questo punto non ci resta altro che fare delle ispezioni”.

E dalla sanità al Reddito di Residenza Attiva, da erogare a chi per ottenere il beneficio era disposto a traferirsi in un comune molisano con meno di 2000 abitanti. L’iter procedurale si mise in moto nel 2019 e furono stanziati i fondi per le prime due annualità, facendo parlare del Molise un po’ ovunque. Un tema sollevato dal consigliere di Costruire Democrazia Massimo Romano, che ha chiesto chiarimenti su quella che ritiene un’iniziativa lodevole, anche per contribuire in maniera concreta alla lotta allo spopolamento.

“Il bando è incagliato, fermo da anni – la replica dell’assessore alle Politiche sociali Gianluca Cefaratti – Ammetto che le domande sono state tantissime e arrivate da ogni parte del mondo. Ma non credo vedrà la luce nel prosieguo della legislatura: ritengo contenga delle forti criticità e poi lo stanziamento è assolutamente modesto per raggiungere gli obiettivi che la proposta si prefiggeva”. Non abbastanza, la replica di Romano, “per gettare alle ortiche un’iniziativa meritevole”.