Le proposte della candidata sindaca della coalizione progressista durante l’incontro con il deputato del Pd Luciano D’Alfonso, già sindaco di Pescara e governatore dell’Abruzzo, alle presenza delle associazioni, dei comitati e dei cittadini


CAMPOBASSO.  Assemblee cittadine ogni tre mesi per ascoltare le esigenze di chi abita nelle zone più periferiche e per puntare, innanzitutto, ad una piena ricucitura sociale aggiornando l’agenda programmatica. Coinvolgimento, ascolto e coesione sociale sono i pilastri del programma della candidata sindaca della coalizione progressista Marialuisa Forte che, in occasione dell’incontro organizzato dal Partito democratico per dialogare sul rapporto tra centro periferie e contrade, ha illustrato le proposte della coalizione. 

Ospite dell’evento il deputato del Pd Luciano D’Alfonso, già sindaco di Pescara e presidente della Regione Abruzzo che, in apertura, ha indicato la caratteristica fondamentale che deve avere chi si propone ad amministrare la città. “Serve la motivazione e Marialuisa Forte ce l’ha, ha la capacità di comporre i punti di vista. Riuscirà ad allineare la comodità del centro a quella delle periferie perché Campobasso merita uno sforzo straordinario”.

“La collaborazione degli abitanti, dei comitati e delle associazioni è fondamentale per far emergere le criticità ma anche per suggerire proposte che aiutino l’amministrazione comunale a risolvere i problemi in maniera efficace dando risposte adeguate – ha detto Marialuisa Forte – perché centro e periferie sono parte di un unico sistema urbano ed è per questo che le richieste dei cittadini che vivono nelle zone più distanti ci appartengono. Convocherò ogni tre mesi delle assemblee cittadine aperte a tutti per confrontarci sulle cose fatte e programmare insieme le azioni future.  Gli uffici di prossimità nelle periferie, inoltre, serviranno a spostare il Palazzo comunale dal centro alle zone più periferiche, utilizzando dei locali dismessi, assicurando il servizio di segretariato sociale che aiuti le persone nelle procedure di carattere amministrativo e non solo. Così la predisposizione del servizio del taxi sociale dedicato a tutte quelle persone che, per vari motivi, non riescono a raggiungere un ufficio comunale, uno studio medico o più semplicemente  un luogo d’incontro centrale”. 

“Viabilità, manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e dei marciapiedi, pulizia delle cunette e dei passi carrai e in generale il miglioramento dei servizi rappresenta un altro passo fondamentale  per eliminare la disparità tra centro e periferie – ha continuato la candidata sindaca  – l’amministrazione comunale può affidare lo sfalcio e la pulizia delle cunette delle strade comunali ad aziende agricole con sede nelle stesse contrade e promuovere una viabilità sostenibile che colleghi le contrade con il centro della città realizzando piste ciclabili integrate con i marciapiedi e prevedere mini bus elettrici che percorrano i tragitti con una frequenza maggiore.  Il potenziamento dell’illuminazione pubblica, un sistema di videosorveglianza e la presenza delle Forze dell’ordine e della polizia municipale aumenteranno la sicurezza  nelle zone più periferiche spesso nel mirino di ladri e malintenzionati. Non sarà tralasciato l’adeguamento delle strutture e degli spazi pubblici destinati al tempo libero e alle attività sportive e ricreative per bambini e ragazzi. Il coinvolgimento e la collaborazione delle realtà associative, finora prezioso per la cura dei beni comuni grazie a progetti come quello denominato ‘Amministrazione attiva’, saranno incentivati dall’amministrazione favorendo la rinascita e la rigenerazione di alcune aree verdi”.

Inoltre, pensando alle varie contrade ancora non interessate dalla metanizzazione, Marialuisa Forte propone la costituzione di comunità energetiche da fonti rinnovabili che consentano anche di risparmiare sui consumi.

“Si tratta di gruppi di famiglie – ha spiegato la candidata sindaca – che costituendo una comunità energetica possono garantirsi energia utile anche e non solo al riscaldamento, abbattendo i costi. La partecipazione del Comune consentirà di offrire ulteriore ed adeguata pubblica illuminazione senza aggravi sul bilancio comunale. L’amministrazione comunale  deve porsi alla guida delle politiche dedicate alle energie rinnovabili e può farlo anche valorizzando il ruolo dei cittadini che potranno produrre, consumare e gestire localmente energie da fonti rinnovabili. Solo valorizzando il dibattito e il confronto con i cittadini attraverso processi partecipativi  – ha concluso – è possibile ridefinire gli interventi per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle contrade, delle periferie e dei quartieri”.