La candidata sindaca Maria Luisa Forte: “L’ascolto dei cittadini sarà il centro della nostra azione amministrativa. Puntare sui fondi Pnrr, salute, inclusione, sostenibilità e cultura”


CAMPOBASSO. “Oggi abbiamo l’occasione di presentare il programma elettorale, nella sua versione integrale ma non definitiva, nato anche dal contributo di tanti cittadine e cittadini, dal confronto con esperti e buone pratiche. Il contributo della popolazione arricchirà infatti la nostra azione amministrativa. Una fase di ascolto che non si limita alla campagna elettorale, ma proseguirà”.

Queste le parole della candidata sindaca di Campobasso della coalizione progressista (PD, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra, Socialisti, Movimento per l’equità territoriale), Maria Luisa Forte, che questa mattina, presso la sede elettorale ha presentato, insieme alla coalizione, il programma elettorale, ancora aperto (sino al 2 giugno) al contributo di associazioni, ordini professionali, cittadini e di quanti altri vogliano arricchirlo con osservazioni e spunti.

“Partiamo da basi solide perché partiamo non dal cosa fare, ma dal come farlo e dagli strumenti per ottenere i risultati”.

“Il Comune di Campobasso ha un bilancio sano, con i conti in ordine, e vanta una straordinaria quantità di finanziamenti ottenuti dai bandi Pnrr, che, unitamente ad altri fondi europei, statali e regionali, rappresentano la grande opportunità per rilanciare il prodotto interno lordo, ogni settore produttivo”.

“In tal modo, si determinerà da subito un incremento dei livelli occupazionali, con numerose opportunità di lavoro, innanzitutto per le nuove generazioni, ed un salto significativo della qualità della vita dell’intera comunità. Si tratta di ben oltre 100 milioni di euro che daranno alla città spazi formativi e culturali innovativi, sicuri, energeticamente autosufficienti, nuova viabilità e nuovi servizi, che ci consentiranno di essere pronti alla sfida dell’innovazione tecnologica che vogliamo vincere, recuperando, in tal modo, il gap infrastrutturale che rappresenta una criticità inaccettabile” ha affermato Forte.

“Campobasso, infatti, è capoluogo regionale e, come tale, deve avere collegamenti adeguati e moderni, sia viari che ferroviari: deve essere possibile raggiungere Roma, Napoli e Termoli, ossia le direttrici autostradali e dell’alta velocità e, parimenti, giungere da quelle città a Campobasso, in tempi accettabili, per i lavoratori pendolari, per gli studenti, per i viaggiatori che vogliono conoscere e frequentare il Molise. La stazione ferroviaria deve riprendere la sua funzione originaria al più presto”.

“Nonostante le carenze infrastrutturali, ad oggi l’area così detta ‘industriale/artigianale’ di produzione di beni e servizi e commerciale tra Campobasso e Ripalimosani, rappresenta, insieme all’anima commerciale delle migliaia di attività nel centro città e nei quartieri, il punto di forza della nostra economia, oggi in parte in sofferenza”.

“La coalizione progressista vuole aumentarne le potenzialità, attraverso la stipula di un accordo tra il Comune di Campobasso e il Comune di Ripalimosani per dar vita ad un soggetto giuridico autonomo, ad esempio un consorzio, costituito dai due Comuni, dalla Camera di Commercio, l‘ente per eccellenza che si occupa dei servizi alle imprese, dagli stessi operatori economici e dalle associazioni del partenariato sociale. Una struttura leggera, uno strumento per dare configurazione giuridica a quest’area, consentendole di partecipare ed accedere a finanziamenti regionali, nazionali ed europei, con l’obiettivo primario di offrire infrastrutture e maggiori servizi alle imprese e ai lavoratori”.

“Obiettivo irrinunciabile ovviamente la difesa e la tutela della salute – ha proseguito la candidata della coalizione progressista – La presenza dell’ospedale pubblico Hub regionale Cardarelli, della Rsa Pistilli, dell’ex Cattolica, di Villa Maria, del Centro Potito e di altri centri diagnostici, rappresenta un’opportunità colta solo in parte. Anche in tal senso, bisogna aprire un confronto serrato e tempestivo con la Regione per rendere effettivo il diritto alla salute dei cittadini e per mettere in rete le realtà presenti, esaltando le migliori energie, partendo dal rafforzamento dell’offerta sanitaria pubblica, integrata con la migliore sanità privata. La tutela della salute, oltre che un diritto costituzionalmente garantito, può rappresentare una straordinaria occasione di crescita della qualità della vita e della competitività del sistema città, oltre che volano di crescita occupazionale”.

“Campobasso sarà una città inclusiva adatta ad ogni fascia di età. Pensiamo all’introduzione del salario minimo di 9 euro lordi l’ora, alla riattivazione dei patti sociali, all’apertura di uffici di prossimità nei quartieri periferici, all’attivazione del pronto intervento sociale e civico (0874 0874 attivo 24 ore su 24 per ogni segnalazione urgente), alla disponibilità del taxi sociale”.

“La nostra sarà una città per le donne e le pari opportunità, attraverso una serie di misure dirette a favorire politiche e condizioni tali per incentivare la condivisione dei carichi familiari ed il contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione legata al genere; una Campobasso che deve riportare al centro i bambini ed i ragazzi, lontana dalle dipendenze e che punti sulla multietnicità”.

“Fondamentali la sostenibilità ambientale, sociale ed economica – ha evidenziato la candidata sindaca – Condividendo l’idea che il suolo non vada ulteriormente consumato, se non in casi straordinari o di necessità, la variante generale è lo strumento per progettare ed incentivare piani di recupero, ristrutturazioni, riqualificazioni e rigenerazioni urbane. Anche la mobilità deve raggiungere obiettivi ambiziosi di sostenibilità, attraverso percorsi pedonali da tutti fruibili e piste ciclabili oltre quelle esistenti, incentivando l’uso dei mezzi pubblici, possibilmente tutti elettrici o a bassa emissione. Del resto l’ormai prossimo subentro del nuovo gestore del trasporto pubblico rende attuale questa possibilità: la mobilità sarà ripensata in base alle indicazioni ed alle linee direttive contenuti nel Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) approvato, in vigore e consultabile sul sito del Comune”.

“Il Terminal bus, di proprietà comunale ed attualmente interessato da lavori di ristrutturazione, offrirà finalmente tutti i servizi di un’autostazione, dal deposito bagagli, alle biglietterie, dalle sale di aspetto a locali di ristoro, da attività commerciali e servizi igienici, che verranno affidati in gestione a privati con procedura di evidenza pubblica, garantendo nuove entrate finanziarie all’amministrazione comunale”.

“Le zone a traffico limitato già esistenti o programmate saranno implementate con la condivisione della cittadinanza e, grazie alle fasi di sperimentazione, calibrate e definite, in base alle osservazioni dei cittadini stessi, sia per gli spazi da destinare alla piena pedonabilità sia per le modalità e gli orari di accesso”.

“Il ciclo integrato dei rifiuti rappresenta l’altro aspetto decisivo della sostenibilità per la nostra città; la raccolta differenziata, ad oggi ben oltre il 50%, raggiungerà, entro il termine dell’anno, la percentuale del 65%. L’obiettivo triennale è il raggiungimento del riconoscimento di ‘Comune Riciclone’”.

“Saranno organizzate assemblee cittadine ogni tre mesi per ascoltare le esigenze di chi abita nei quartieri e nelle zone più periferiche. Coinvolgimento, ascolto e coesione sociale sono i pilastri del programma della coalizione progressista perché la collaborazione degli abitanti, dei comitati e delle associazioni è stata, è e sarà fondamentale per far emergere le criticità, ma anche per suggerire proposte che aiutino l’amministrazione comunale a risolvere i problemi, perché centro e periferie sono parte di un unico sistema urbano”.

“Faremo battere forte il cuore verde di Campobasso. A partire da Villa de Capoa: il nove maggio 2024 sono iniziati i lavori straordinari, possibili grazie al finanziamento di oltre due milioni di euro, ottenuto dall’attuale Amministrazione (fondi Pnrr Cultura per i giardini storici d’Italia)”.

“Dall’altro lato di piazza Falcone e Borsellino non si può non notare il degrado dell’area dell’ex Roxy di proprietà della Regione, che ha intenzione di cementificarla. Posto che il Consiglio comunale, sia nel mese di luglio del 2014 che nel 2019 si è espresso votando un Ordine del giorno all’unanimità per invitare il presidente della giunta regionale del Molise a perseguire ogni strada utile per scongiurare una nuova edificazione sull’area dell’ex Romagnoli, avvieremo senza indugio un confronto serrato con la Regione per garantire la realizzazione di un parco urbano attrezzato”.

“Partendo dal Parco Scarafone, il nuovo corridoio verde capace di riconnettere il quartiere San Giovanni e l’Università del Molise all’area del terminal, peraltro già progettato e finanziato dall’attuale amministrazione, fino alla realizzazione di un raccordo tra l’ex Romagnoli e Villa De Capoa, possibile grazie ad un nuovo spazio di attraversamento tra gli edifici esistenti, si potrà dare nuova vita al centro murattiano della città”.

“Infine, l’obiettivo è quello di far splendere la nostra città, facendo in modo che Campobasso punti tutto sulla valorizzazione della cultura, delle arti, delle tradizioni, dello sport, della formazione e del turismo” ha chiosato la candidata della coalizione progressista Maria Luisa Forte.