Il candidato sindaco di Cantiere civico: “Nel 2010 e 2013 era in Giunta con Di Bartolomeo. Vuoto di memoria o colossale presa in giro degli elettori?”


CAMPOBASSO. “Che a lamentarsi dell’IMU ingiustamente alta per le zone Lucarino sia proprio Aldo De Benedittis che da assessore della giunta Di Bartolomeo, tra il 2010 e il 2013, la impose, è francamente un barzelletta che non fa ridere: mi chiedo se abbia avuto un vuoto di memoria oppure si tratti solo di una presa in giro degli elettori. In entrambi i casi, un clamoroso autogol”. Questo il commento di Pino Ruta, candidato sindaco del Cantiere civico, in risposta alle recenti dichiarazioni del suo avversario alle prossime elezioni Amministrative.

“Tra i ritardi inaccettabili di trent’anni di politica locale inconcludente e dannosa, di centrosinistra e centrodestra, un esempio clamoroso è proprio l’imposizione di tributi comunali sui terreni ricadenti nella perimetrazione cosiddetta zona Lucarino. Un doppio danno per i cittadini e per la città: da un lato i proprietari di quelle aree in zona F sono gravati da IMU altissima, dall’altro su quegli stessi suoli non è possibile costruire perché azzerati urbanisticamente. Con l’ulteriore conseguenza che aree periferiche restano prive di infrastrutturazioni e sono quindi relegate in una condizione di marginalità urbana e sociale”, aggiunge Ruta.

“Assurdo che a dolersi di questo paradosso sia proprio chi ha causato il problema: basti ricordare che fu proprio la giunta Di Bartolomeo, di cui De Benedittis è stato assessore prima al bilancio e poi al sociale, ad imporre, con le delibere 198/2010 e 227/2013, l’IMU nelle zone Lucarino, scaricando sui cittadini i costi della cattiva amministrazione. Ancor più paradossale che proprio questi esponenti politici vadano parlando delle contrade e dell’importanza di rilanciarle,
quando queste ultime sono state marginalizzate ulteriormente proprio da scelte tributarie ed urbanistiche fallimentari e dannose poste in essere da chi oggi incredibilmente si propone nuovamente agli elettori sperando che nessuno ne ricordi le responsabilità”, chiosa il candidato sindaco di Cantiere civico.