Arrestato anche un complice colpevole di aver mentito al pubblico ministero 


ASTI. Due ventenni di etnia sinti sono stati arrestati dalla polizia di Asti: come riportato da ‘Il secolo d’Italia’, “il primo perché gravemente indiziato di aver compiuto una violenza sessuale e lesioni aggravate a danno di una donna, sempre di 20 anni, mentre il secondo è accusato di favoreggiamento per aver reso false informazioni al pubblico ministero”. 

Determinante per l’arresto di oggi, è stata l’estrazione del DNA che ha tolto ogni dubbio ai depistaggi che inizialmente avevano caratterizzato l’operazione di polizia. Pertanto, dopo questa prova, il primo è finito in carcere a Torino; il secondo agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.  

Le indagini erano iniziate nell’estate del 2020 quando i poliziotti della Volante, dopo aver ricevuto una segnalazione, si erano recati nelle prime ore della mattina nei pressi dell’androne di un palazzo in cui era stata trovata un’abbondante pozza di sangue. “Seguendo le tracce di sangue – si legge ancora sul Secolo – gli agenti hanno individuato una donna molto scossa all’interno di un appartamento che, ancora dolorante, riferiva di essere stata violentata e che l’abuso era avvenuto al termine di una festa, mediante l’uso di un oggetto tagliente”. Necessario l’intervento chirurgico.