Il capitano Edgar Pica: “Un’attività che rinsalda l’amalgama tra i colleghi”


CAMPOBASSO/BOJANO. Ventisei Carabinieri dei reparti dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Bojano, ai quali si sono aggiunti i colleghi della Compagnia di Campobasso ed un ufficiale del R.I.S. di Roma, liberi dal servizio, hanno sostenuto le prove di atletica e nuoto per il conseguimento del brevetto sportivo tedesco Dsa.

Il Deutsches Sportabzeichen è gestito dal Deutscher Olympischer SportBund (DOSB), ente federale sportivo ed olimpico della Germania, simile all’italiano Coni, e con legge dello Stato tedesco, per i maggiorenni che lo conseguono, ha dignità di onorificenza della Repubblica Federale.

Il Dsa si articola in quattro gruppi di prove sportive (oltre a una dimostrazione di nuoto), parametrati in base all’età degli aspiranti, che evidenziano la preparazione fisica del brevettato sotto diversi aspetti: nuoto, corsa mezzofondo, lancio del peso, salto da fermo, corsa e nuoto rapidi, salto in alto, salto in lungo e salto della corda.  

Al conseguimento del brevetto viene rilasciato un documento ufficiale numerato (urkunde) per la registrazione sui documenti matricolari, ed un nastrino (medaglia per la Grande Uniforme), del quale ci si può fregiare sull’uniforme.

Nella mattinata di domenica, nella cornice del campo di atletica leggera ‘Nicola Palladino’ e della piscina ‘M2 movement’ di Campobasso, sotto l’attento e scrupoloso sguardo del valutatore, tenente colonnello Amedeo Consales, gli atleti si sono cimentati nel percorso (che prevede anche diversi livelli di preparazione a seconda della fascia di età) ricevendo a fine manifestazione la consegna dell’onorificenza nella classe oro e argento, infatti nessuno dei partecipanti ha conseguito il bronzo.

Il capitano Edgar Pica, organizzatore dell’evento, si è detto soddisfatto per l’ottima riuscita della manifestazione ed ha ringraziato tutti coloro che vi hanno contribuito. Un’attività che per il capitano “da un lato si rinsalda l’amalgama tra i colleghi nella considerazione che in gara bisogna battere sé stessi e non gli altri e, dall’altro, perché la pratica dello sport è fondamentale a qualsiasi età, aumenta la resistenza dell’organismo, rallenta l’involuzione dell’apparato muscolo-scheletrico e di quello cardiovascolare e anche le capacità psico-intellettuali ne traggono giovamento”.