Si punta a salvaguardare le ‘autostrade verdi’ del Molise, antiche vie della transumanza
CAMPOBASSO. Nuovi importanti traguardi nel piano di alienazione dei tratturi del Molise. “Con il perfezionamento del passaggio di gestione e proprietà dal demanio statale a quello regionale – ha annunciato il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura – mettiamo un punto certo nell’annosa questione che si protrae da decenni, relativa alla presenza di manufatti costruiti nel tempo”.
“Siamo nelle condizioni – spiega il presidente – di procedere con l’alienazione di quei tratti del nostro patrimonio tratturale, sui quali negli anni sono state edificate case rurali, aziende agricole, infrastrutture. Otteniamo in questa maniera due risultati: uno a tutela dei cittadini interessati dalle costruzioni, l’altro a favore del percorso di valorizzazione che stiamo portando avanti per i nostri tratturi, nella consapevolezza che il Molise ha una delle maggiori superfici tratturali con ampi spazi ancora ben conservati. Nella nostra Regione ci sono zone in cui è possibile avere una idea precisa di che cosa siano stati davvero i tratturi, grandi autostrade verdi”.
Gli ultimi interventi del lavoro di ricognizione, condotti in collaborazione dall’Agenzia del territorio e del demanio di Campobasso e dal Servizio regionale demanio e patrimonio, hanno interessato i comuni di Campobasso, frazione di Santo Stefano, Rionero Sannitico e Pescolanciano. “Per questi centri – ha concluso Frattura – abbiamo firmato il verbale, base documentale con cui il patrimonio passa dallo Stato alla Regione. Un altro tassello importante, dunque, per la tutela e valorizzazione di questi nostri beni”.