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Incontro politico durante il ‘lockdown’, Greco si appella a Toma: ci dica se c’era Niro

In merito alla riunione che si sarebbe svolta ieri sera in un luogo chiuso, nonostante le restrizioni ancora in vigore per l’emergenza Coronavirus


CAMPOBASSO, Nonostante le ferree limitazioni imposte dal lockdown, l’assessore regionale Vincenzo Niro avrebbe preso parte ad un incontro di natura politica che si è svolto ieri sera ad Agnone. Al tavolo, seduto insieme a lui, ex amministratori del consiglio comunale di Agnone, che si appresta a tornare al voto dopo la caduta del sindaco Lorenzo Marcovecchio. A rivelarlo il consigliere regionale Andrea Greco, indicato in un primo momento come l’esponente politico presente alla riunione.

“Un incontro politico in un luogo chiuso, nonostante le restrizioni ancora in vigore – ha affermato Greco – In un momento come quello che sta attraversando l’intero Paese, chi rappresenta i cittadini nelle istituzioni ha il dovere di dare l’esempio sul rispetto delle leggi. Dopo mesi di comunicati e dirette del governatore Donato Toma che invitava tutti a rispettare le regole, ora un rappresentante della sua maggioranza è il primo ad infrangerle? La vicenda merita un chiarimento. Lo si deve ai tanti molisani che tra mille difficoltà fanno fatica e sacrifici per andare avanti, lo si deve per rispetto ai tanti operatori della sanità che hanno fatto e fanno di tutto per proteggerci”.

Da qui l’interrogazione urgente al presidente della Regione, invitato a far luce sull’episodio, “che se confermato sarebbe molto grave”, afferma ancora il pentastellato.

“Ritengo non sia tollerabile che le norme e i divieti possano valere solo per alcuni, mentre ad altri è consentito violare le disposizioni delle autorità – ha affermato ancora Greco – Se l’incontro sarà confermato e se la presenza dell’assessore sarà accertata, l’unica strada percorribile resta quella delle dimissioni da parte di chi ha palesemente violato le regole, le leggi”.

“Contravvenire a norme imperative da parte di rappresentanti politico-istituzionali rappresenta un’aggravante, almeno dal punto di vista etico, per il semplice fatto che, lo ripeto, il ruolo istituzionale deve essere esempio di condotte corrette per l’intera collettività. A Donato Toma – ha concluso Greco – il compito di chiarire fin da subito una vicenda che inevitabilmente potrebbe gettare fango sull’intera regione”.

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