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Pellegrinaggio al Santuario di Vallisbona: il rinnovarsi di un rito ancestrale

L’antica tradizione si è ripetuta lo scorso 9 settembre, partendo da Fornelli e attraversando Vandra, dove si è assistito al corteo delle ‘verginelle’ e alla celebrazione della Santa Messa


FORNELLI. Una tradizione che si rinnova quella del pellegrinaggio al Santuario di Vallisbona, riorganizzato, dopo anni, da Luigi De Sanctis, dell’associazione culturale ‘Vandra è’. Lo scorso 9 settembre un nutrito gruppo di fedeli – capeggiati da Enrichetta Tedeschi e dal referente Cai Gaetano Di Carlo, si è incamminato da Fornelli, ha attraversato la Vandra ed è giunto al Santuario della Madonna di Vallisbona di Roccasicura. Il pellegrinaggio è stato accompagnato dal ‘Canto della Madonna di Vallisbona, scritto da Teodorico Lilli – membro dell’associazione – e intonato dalla banda musicale, in onore dell’icona sacra nella processione condotta dalle bianche e bellissime ‘Verginelle’.      9 settembre 2019

L’evento, patrocinato dal Club alpino italiano, ricostruisce un percorso suggestivo tra vecchi mulini e antiche taverne perduto ormai da più di sessant’anni, riallacciandosi ad un rituale arcaico, ancestrale: quello della venerazione di divinità pagane quali la ‘Bona dea’, la ‘Grande Madre’, alla quale si attribuisce un tempio a Roccasicura. VANDRA 9 SETTEMBRE 2018

Il pellegrinaggio, oggi come allora, può essere inteso come un rito propiziatorio per una buona raccolta e una buona stagione nei campi; anche a distanza di tempo, inoltre, numerose tradizioni legate a questi culti sono rimaste uguali, e talvolta anche in auge. È il caso, ad esempio, del corteo delle ‘verginelle’, le fanciulle nubili simbolo di purezza e innocenza, le quali verranno ripresentate nella processione; le fanciulle, che solevano sciogliersi i capelli e arricciarli con le mani, compivano il loro sacrificio girando attorno al santuario e attorno all’altare per tre volte, in ginocchio. Tale culto, inoltre, prevedeva una serie di riti di vestizione con abiti bianchi e ornamenti d’oro, nonché una processione accompagnata da lodi e suppliche per portare in dono alla Madonna corone di fiori intrecciati su tralci di viti e una candela.

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