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Isernia, sede unica per la scuola San Pietro Celestino nei locali del V Settore

E’ il progetto dell’amministrazione comunale al lavoro per trasferire l’istituto nella zone dall’Acqua Solfurea. Lo ha annunciato l’assessore De Toma: “Si provvederà anche al servizio navetta”. Le altre iniziative in cantiere


ISERNIA. Trasferire la scuola San Pietro Celestino nei locali del V Settore nella zona dell’Acqua Solfurea. Questa l’idea dell’amministrazione comunale di Isernia al lavoro per tornare a dare una sede unica all’istituto, accogliendo le istanze dei genitori, che da tempo chiedono soluzioni adeguate. L’iniziativa è stata annunciata dall’assessore Sonia De Toma. “Siccome la richiesta delle mamme, e soprattutto il nostro desiderio, è di portare la scuola al centro, o perlomeno di aiutare i genitori per il trasporto – ha affermato – , vogliamo sistemare tutta la San Pietro Celestino in un altro edificio. Se riusciamo, siamo intenzionati a sistemare il V settore, ossia l’edificio situato al di sopra del complesso dell’Acqua Solfurea, e darlo tutto alla San Pietro Celestino. Abbiamo già il progetto pronto, restano da vedere dei piccoli particolari. Nel bilancio, al quale stiamo lavorando in questi giorni, sono previste le spese per sistemare il quinto settore. Nel caso si andrà al V settore, stiamo provvedendo anche al servizio navetta. Il bilancio prevede parte delle spese sempre sotto forma di rimborso, che faremo anche alla fine dell’anno (quindi a giugno) laddove le istituzioni scolastiche, in particolar modo la San Pietro Celestino, rendiconterà queste spese e noi provvederemo ad un rimborso, perlomeno parziale”.

Poi il progetto della scuola modulare in legno da realizzare in località Tremolicci. “Siamo sempre in attesa – ha sottolineato De Toma – di avere i finanziamenti da parte della Regione. Anzi, io sollecito l’ente regionale perché il pagamento del Sal è un pagamento dovuto, che aspettavamo già a novembre ed è arrivato adesso. Ci va anche bene, ma non si sa ancora nulla delle richieste da noi formulate. Confidiamo sempre nel buonsenso della Regione, perché il suo aiuto è necessario per gli interventi che bisogna realizzare in materia di edilizia scolastica”.

Infine la replica dell’assessore alle lamentele per il mancato inserimento di progetti relativi alle scuole nel bando per la riqualificazione delle periferie. “Abbiamo elaborato quei progetti in pochi giorni, alla fine d’agosto, perché scadeva il bando – ha ricordato -. La scossa di terremoto è avvenuta il 24 di agosto e quindi già questi progetti erano in fase avanzata. Noi confidavamo molto nella fine dei lavori della scuola San Leucio, che doveva avvenire in primavera. Io ho sempre parlato di aprile 2017 e quindi il problema poteva essere risolto. Dopodiché si è scatenato di tutto: il 24 agosto c’è stata la scossa e il bando stava per scadere. I progetti inclusi sono progetti che avevamo già preparato, e in così poco tempo non si poteva chiedere di più, e quindi non è previsto nulla di specifico per la scuola. Ma questo non significa che non stiamo pensando alle scuole. Anche – ha concluso – se le risorse non arriveranno da questo finanziamento”.

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