Consigli per i genitori con la collaborazione del dottor Mario Angiuli della Farmacia San Lazzaro di Isernia
Parte II
L’asma è una malattia che interessa l’apparato respiratorio: in Italia ne è affetto il 10% dei bambini.
Cos’è l’asma?
L’asma rappresenta una difficoltà respiratoria caratterizzata da respiro fischiante e tosse fastidiosa.
Cosa succede nei bronchi quando un bambino ha l’asma? Perché compare il fischietto?
Immaginiamo i bronchi come dei tubi che servono a portare l’aria dal naso agli alveoli; nei bambini asmatici questi tubi (i bronchi) sono più reattivi (iperattività bronchiale), per cui alcuni stimoli esterni fanno contrarre i muscoli circolari che li avvolgono e ne determinano una restrizione (broncospasmo). L’aria riesce ad entrare nei polmoni, ma fa fatica ad uscirne; ed è proprio l’aria che fuoriesce dai bronchi ristretti a provocare il fischietto respiratorio (sibilo).
Il broncospasmo nel bambino non allergico: bronchite asmatica.
Nei bambini di età inferiore ai due anni, la condizione che più spesso si associa ed è causa di broncospasmo è rappresentata dalle infezioni respiratorie virali.
La crisi inizia con il naso che cola, tosse secca insistente, accompagnata o no da rialzo febbrile, cui si aggiunge broncospasmo.
Si tratta di crisi tipiche del bambino che va all’asilo, chiamate bronchiti asmatiformi. Questi bambini stanno bene dopo la crisi e nella maggior parte dei casi, al più tardi all’età della scuola media, queste crisi scompariranno.
Il broncospasmo nel bambino allergico: asma.
Nel bambino di età superiore ai 4-6 anni, l’esposizione all’allergene causa un processo infiammatorio che, insieme all’iperreattività bronchiale, determina l’asma.
Se il bambino è sensibile agli allergeni inalatori stagionali, ad esempio il polline, i disturbi saranno solamente in primavera (asma stagionale). Se il bambino è sensibile agli allergeni inalatori perenni, quali ad esempio l’acaro o il pelo del gatto (l’acaro chiude il naso; il gatto chiude il petto), l’allergia sarà perenne (asma persistente).
Quali sono gli stimoli che possono scatenare il broncospasmo in un soggetto allergico?
- fumo di tabacco;
- fumo di legna;
- odori forti e spray;
- raffreddore, influenza e infezioni;
- sforzo fisico;
- condizioni climatiche
Come puoi sapere se il tuo bambino ha l’asma allergica?
Il pediatra saprà consigliare quando effettuare le prove cutanee per allergia; i test possono essere positivi a qualsiasi età. Si ricorda che più piccolo sarà il bambino, più facile sarà trovare negativi i test cutanei. Inoltre, può essere consigliato l’esame spirometrico, effettuabile solo nel bambino disposto a collaborare, in generale dal quinto-sesto anno di età.
Questo esame è utilizzato sia per effettuare diagnosi, che per seguire l’andamento della malattia e l’efficacia della terapia.
Gravità dell’asma
Asma lieve: è la forma più frequente e si presenta con tosse e respiro fischiante sporadici e per breve tempo. Questi bambini giocano, mangiano normalmente, dormono tutta la notte.
Asma di media gravità: la tosse e il broncospasmo interferiscono, pur se in grado minimo, con l’attività quotidiana. La frequenza delle crisi di asma si aggira intorno a una/due la settimana e, saltuariamente, vi è asma notturna.
Asma grave: i bambini hanno crisi di asma frequente e spesso nelle ore notturne; non riescono a giocare, non svolgono attività fisica regolare, il respiro manca a tal punto da non riuscire a parlare e a mangiare; le labbra diventano blu.
È importante ricordare che curare l’asma, anche lieve, non solo evita le crisi, ma anche l’infiammazione che danneggia i bronchi e aggrava la malattia.
(continua)