ISERNIA. Al fine di assicurare la migliore tutela di uno dei prodotti di maggior pregio del territorio regionale, il Corpo Forestale dello Stato sta svolgendo numerosi controlli sul territorio al fine di prevenire la raccolga illegale del pregiato tubero, oltre che dei funghi.
Sul fronte del contrasto alla raccolta illegale di tartufo bianco, che in questo periodo è vietata e ancor più lo è in ore notturne, i controlli della Forestale sono stati particolarmente efficaci. Il 7 settembre scorso, infatti, G.M. residente a Montaquila, è stato sorpreso a raccogliere tartufo in periodo di divieto assoluto da una pattuglia della stazione forestale di Colli a Volturno. Un accertamento analogo è stato compiuto il 17 settembre scorso a carico di G.S., residente a Monteroduni, da una pattuglia della stazione forestale di San Pietro Avellana. I pregiati tartufi bianchi sono stati sequestrati e consegnati all’Amministrazione provinciale, mentre i trasgressori sono stati sanzionati con verbale amministrativo di circa 3.300 euro.
Nell’ambito dei controlli per il contrasto alla raccolta illegale di funghi e tartufi, nei giorni scorsi il personale del comando stazione forestale di San Pietro Avellana ha sanzionato due raccoglitori di funghi: il primo, in agro di Vastogirardi, non era munito del tesserino di idoneità rilasciato dall’Amministrazione provinciale, mentre il secondo, nei pressi di San Pietro Avellana, effettuava la raccolta dei funghi riponendoli in un raccoglitore non a norma. I contenitori di questo tipo sono vietati dalla legge perché ostacolano la dispersione delle spore e di conseguenza la propagazione dei funghi negli ecosistemi. I funghi raccolti dai due trasgressori sono stati sequestrati e consegnati all’Ispettorato micologico presso la Asl di Agnone per gli adempimenti consequenziali. Il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato assicura che i controlli territoriali volti al contrasto degli illeciti in materia di ricerca e raccolta di funghi e tartufi proseguiranno e saranno intensificati. La raccolta illegale di funghi epigei e tartufi sta diventando una vera piaga, sia per l’elevatissimo numero di addetti, molti dei quali lo fanno ormai per commercio, sia per le modalità non sempre conformi alle norme. Tutto ciò minaccia la conservazione di una risorsa unica e dal valore considerevole, che va preservata anche per non arrecare danni all’integrità degli ecosistemi.
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