HomeNotizieCRONACAMuore dopo una caduta in carcere, indagati altri due detenuti

Muore dopo una caduta in carcere, indagati altri due detenuti

ISERNIA-CAMPOBASSO. Ci sono due indagati per la morte di Fabio De Luca, il detenuto deceduto all’ospedale Cardarelli di Campobasso dopo una presunta caduta accidentale nel carcere di Isernia. Si tratta di due reclusi nella cella dove sarebbe avvenuto l’incidente costato la vita al 45enne di origini romane, nella quale l’uomo si sarebbe recato, lo scorso 4 novembre, per prendere una gruccia e poi cadere da un letto a castello, battendo violentemente la testa. Nei loro confronti, la procura starebbe procedendo per l’ipotesi di reato di ‘morte come conseguenza di un altro delitto’. Gli inquirenti, in pratica, dovranno far luce su cosa sia accaduto realmente all’interno del penitenziario pentro. Va tuttavia ricordato che a dare l’allarme furono proprio i due detenuti che si trovavano nella cella – tra l’altro sequestrata ieri – con De Luca, i quali starebbero scontando gli ultimi mesi di pena. Una circostanza per cui sembrerebbe molto improbabile l’ipotesi di una colluttazione o di un litigio finito male. Le ferite riportate dal 45enne, del resto, sarebbero compatibili con quelle di una caduta accidentale. Eppure, dopo il trasferimento d’ufficio della documentazione – lo scorso 5 novembre, giorno successivo al presunto incidente – dal carcere in procura, il sostituto procuratore della Repubblica di Isernia, Federico Scioli, ha voluto vederci chiaro. Giovedì scorso, 13 novembre, il decesso, con conseguente sequestro della cartella clinica da parte degli agenti della questura di Campobasso. Ora sarà l’autopsia, prevista martedì prossimo dopo un iniziale slittamento, a chiarire cosa è realmente accaduto quel giorno. Intanto, i due indagati sarebbero già stati sentiti dalla polizia, che indaga sul caso. De Luca, che stava scontando una condanna per rapina, era separato dalla moglie: lascia una figlia di 15 anni. Come spiegato dal suo avvocato, Salvatore Galeazzo del Foro di Isernia, il 45enne, tra l’agosto e il settembre di quest’anno, era finito in ospedale dopo un presunto pestaggio avvenuto a Roma. La procura capitolina, infatti, aveva anche aperto un fascicolo d’inchiesta per lesioni gravissime. Da lì era scaturito il trasferimento nella casa circondariale di Isernia: nel capoluogo pentro, tra l’altro, l’uomo aveva alcuni parenti. Da non escludere, insomma, che il grave trauma cranico del 4 novembre possa essersi sommato alle ferite riportate in precedenza.

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