CAMPOBASSO. Escalation di reati nel capoluogo regionale: dopo i numerosi casi di furti in appartamento e attentati esplosivi e vandalici alle attività di via De Attellis, registrati nei giorni scorsi, quest’oggi una singolare tipologia di rapina è avvenuta nel centro cittadino. Il malcapitato è stato derubato dei suoi averi nell’autovettura. La vittima, un ragazzo di 20 anni, con la sua automobile stava percorrendo le vie del centro quando un conoscente gli avrebbe chiesto un passaggio. Il giovane, dopo qualche titubanza iniziale, dovuta alla non diretta conoscenza dell’autostoppista ha accettato la richiesta facendolo salire a bordo. Dopo essersi fatto spiegare il percorso da fare per raggiungere la destinazione richiesta, i due sono partiti. Appena poche centinaia di metri dopo, il passeggero improvvisamente gli avrebbe chiesto di accostare perché aveva visto un amico sul marciapiede. La rassicurazione è stata quasi banale, fumare velocemente una sigaretta e poi ripartire. Soltanto che alla ripartenza sarebbe salito a bordo anche il secondo passeggero, posizionandosi sul sedile posteriore. Sono bastati pochi metri, il tempo di uscire dal centro abitato, e i due hanno messo in atto la rapina. Il tizio seduto dietro avrebbe immobilizzato il guidatore, cingendo con il braccio la testa del malcapitato, schiacciandola sul poggiatesta, e l’altro gli avrebbe sfilato il portafogli. Dopo aver intascato il bottino, circa 300 euro, il malvivente ha lasciato la presa e abbandonato l’autovettura dileguandosi. L’altro, il ventiquattrenne che gli aveva chiesto l’iniziale passaggio, si è anche fatto accompagnare nel centro cittadino.
Liberatosi del passeggero, il ventenne, in evidente stato di choc, si è recato immediatamente dai carabinieri descrivendo le dinamiche del fatto e i due rapinatori. Per il ragazzo che aveva chiesto il passaggio l’identificazione da parte dei militari è stata immediata: dopo aver sottoposto alcune foto segnaletiche al malcapitato, che lo ha riconosciuto immediatamente, lo hanno arrestato nella sua abitazione, dove, da poco, aveva finito di scontare gli arresti domiciliari. Il malvivente aveva precedenti penali ed è stato portato presso il carcere di Campobasso. Sono in corso le indagini per accertare l’identità del complice ed assicurarlo alla giustizia.
Roberto Petroli, comandante carabinieri di Campobasso, ha commentato l’accaduto ai microfoni delle emittenti televisive locali: “Il ragazzo si è rivolto alla stazione carabinieri e il maresciallo ha immediatamente attivato l’intervento del Nucleo radiomobile e del nucleo operativo. Non fidarsi degli sconosciuti è la regola aurea che vale da sempre. Fortunatamente sono fenomeni che teniamo sotto controllo, riuscendo, in poco tempo, ad individuare i responsabili. In ogni caso stiamo svolgendo le indagini per cercare di individuare anche il complice del recluso”.
Francesco Clemente