CAMPOBASSO-ISERNIA. Sanità regionale sempre più penalizzata dal piano di rientro dal deficit. Alle ormai quotidiane mancanze del servizio pubblico regionale si aggiunge anche quella delle ambulanze. L’efficienza del servizio di primo soccorso, necessaria affinché l’intera assistenza sanitaria risulti adeguata è ormai al collasso. A confermarlo la protesta delle associazioni convenzionate che gestiscono il sistema di primo soccorso, indirizzata ai rappresentanti del governo sul territorio, i prefetti di Campobasso Francescopaolo Di Menna e di Isernia Filippo Piritore, oltre che al governatore Paolo Frattura.
Nonostante i molteplici problemi, quello insuperabile per le associazioni sarebbe la mancata corresponsione delle spettanze relative al servizio del 118. La situazione sta mettendo letteralmente in ginocchio gli operatori, che non riescono a sostenere le onerose spese vive di cui quotidianamente devono farsi carico per garantire la corretta esecuzione del servizio loro affidato. A tal proposito ribadiscono l’allarmante situazione che risulterebbe irreversibilmente compromessa qualora la Regione non si facesse carico di saldare le spettanze pregresse. In parole povere da fine mese, ossia tra pochi giorni, si rischia la paralisi del servizio.
Sebbene gli uffici regionali competenti siano stati da tempo avvisati, le associazioni hanno deciso di interessare del problema i prefetti delle due province, affinché convochino con urgenza un tavolo tra le parti che scongiuri il blocco del primo soccorso. A loro dire non ci sarebbero più i soldi per mettere il carburante nelle ambulanze. Di fatto la classe politica rischierebbe di avere qualche spiacevole episodio di malasanità sulla coscienza. Rispetto alla gravissima situazione, gli operatori si augurano un gesto di responsabilità dalla politica regionale, rea di aver portato il comparto all’asfissia.
FC
